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Terna: nuovi investimenti da 300 mln per lo sviluppo della rete elettrica in Alto Adige

La società che gestisce la trasmissione nazionale ha presentato il progetto di riassetto infrastrutturale della Val d’Isarco, avviato in autorizzazione dal MiTE a dicembre

24 Gennaio 2022

Terna nuovi investimenti da 300 mln per lo sviluppo della rete elettrica in Alto Adige

Terna continua il suo sviluppo nella rete elettrica investendo 300 milioni di euro in Alto Adige. La società che gestisce la trasmissione nazionale ha presentato il progetto di riassetto infrastrutturale che interessa la Val d’Isarco, nella provincia di Bolzano, avviato in autorizzazione dal Ministero della Transizione Ecologica a dicembre del 2021.

La progettazione dell’opera di Terna, consentirà di migliorare l’efficienza e la sostenibilità della rete elettrica

Nello specifico, gli interventi pianificati dall’azienda guidata da Stefano Donnarumma consentiranno di rafforzare e migliorare l’efficienza e la sostenibilità della rete elettrica regionale, potenziando l’alimentazione della direttrice ferroviaria lungo l’asse del Brennero, grazie anche alla realizzazione di 190 km di nuove linee, oltre un terzo delle quali ‘invisibile’ perché interrato. Le opere di Terna permetteranno di demolire circa 260 km di elettrodotti aerei e 900 tralicci, liberando complessivamente oltre 600 ettari di territorio a beneficio dell’ambiente e delle comunità locali.

L’intervento di razionalizzazione e sviluppo della rete elettrica in Val d’Isarco è frutto di un proficuo percorso di progettazione partecipata con gli enti, le amministrazioni locali e la cittadinanza, e fa seguito al Protocollo d’intesa siglato dalla società con la Provincia Autonoma di Bolzano e da RFI, per individuare le migliori soluzioni tecniche, localizzative e realizzative del piano di riassetto infrastrutturale.

La progettazione dell’opera, una delle più ampie e complesse mai realizzate per un singolo intervento, conferma e rafforza il ruolo di Terna quale regista e abilitatore della transizione energetica. La vastità delle aree interessate, la maggior parte delle quali localizzata in zone di alta montagna, ha richiesto studi ambientali articolati e approfonditi che hanno consentito di finalizzare un progetto di notevole importanza nel pieno rispetto del territorio, in un’ottica di sviluppo sempre più sostenibile della rete elettrica.

 

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