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Lorenzo Quinn, i sei “ponti” lanciano messaggi di speranza

L’inaugurazione dell’installazione è in programma sabato 6 aprile alle ore 12 nella piazza antistante il Pontile di Marina di Pietrasanta, alla presenza dello stesso artista

31 Marzo 2024

Lorenzo Quinn "I sei ponti"

Lorenzo Quinn "I sei ponti"

Sta per essere ultimata, in piazza XXIV maggio a Marina di Pietrasanta, l’assemblaggio dell’installazione “Building Bridges” dell’artista italoamericano Lorenzo Quinn. Sei coppie di braccia le cui mani si intrecciano in maniera decisa, formano un’infilata di sei ponti che idealmente si proiettano verso il mare e si fanno portatori di un messaggio di pace, d’amore e di speranza per tutti, soprattutto per chi, in varie parti del mondo, è alle prese con sofferenze di ogni tipo, in particolare per coloro che non vedono riconosciuti i propri diritti inalienabili.  La “Building Bridges” visibile davanti al Pontile di Tonfano è la “gemella” dell’installazione in mostra all’Arsenale di Venezia, dove tra l’altro Quinn sarà coinvolto in una grande mostra nell’anno della “60a Biennale d’Arte”. La visione dell’opera – che rimarrà in sede fino al prossimo 6 ottobre – è libera e senza dubbio caratterizzerà le immagini dell’estate versiliese 2024. «Sono molto orgoglioso di presentare la mia scultura ‘Building Bridges’ a Marina di Pietrasanta  - dice Lorenzo Quinn - perché da qui intendo lanciare un faro di speranza e ispirazione per tutti coloro che la incontrano. Quest'opera d'arte incarna il messaggio senza tempo di amore e unità, esortandoci a trascendere le nostre differenze e connetterci a un livello più profondo. Così come si erge nella bellezza di Marina di Pietrasanta, ‘Building Bridges’ non è solo una struttura fisica, ma un simbolo del nostro viaggio collettivo verso un mondo più compassionevole e unito. Accogliamo il suo messaggio, permettendogli di guidarci nella costruzione di ponti di comprensione ed empatia attraverso tutte le divisioni». Lorenzo Quinn è uno scultore figurativo italo-americano di fama internazionale, nato a Roma nel 1966 dall'attore messicano-americano premio Oscar Anthony Quinn e dalla sua seconda moglie, la costumista Iolanda Addolori. Durante gli anni di studio all'American Academy of Fine Arts di New York, Quinn realizza che, tra tutte le arti, il suo futuro sarebbe stato la scultura. Tutte le sue opere di arte pubblica, come anche i suoi pezzi più piccoli, trasmettono la sua passione per i valori eterni e le emozioni autentiche. Negli ultimi due decenni, le opere di Lorenzo Quinn sono state esposte in tutto il mondo. La potenza comunicativa e l'immediatezza del messaggio sono del resto gli elementi che connotano le sue sculture, soprattutto le monumentali opere di arte pubblica che Quinn ha esposto in tanti prestigiosi contesti internazionali affascinando il pubblico mondiale, spesso anche con finalità benefiche e filantropiche: a Park Lane, Barkely Square e nei Cadogan Gardens a Londra, nel cortile del Museo Ermitage a San Pietroburgo, al Windsor Castle nel Berkshire, presso la Casina Valadier a Roma, davanti alla Chiesa di San Martino a Birmingham, dinnanzi alla Cattedrale di Palermo, al grattacielo del Paramount Group in Avenue of Americas a New York e al Museo d'Arte Moderna di Palma di Maiorca; sul lungomare di Doha in Qatar, sul tetto del Museo di Arte Moderna di Shanghai con vista sul fiume Huangpu. Tra le opere monumentali si ricordano “Support” (2017), esposta a Venezia - le mani di un bambino che dall'acqua del Canal Grande a sorreggere Ca' Sagredo, simbolo della bellezza e fragilità della città - “Building Bridges” (2029), all’Arsenale di Venezia – sei coppie di mani che rappresentano i sei valori universalmente riconosciuti come essenziali: amicizia, saggezza, aiuto, fede, speranza e amore. “Give” (2020) installata anche nel Giardino di Boboli degli Uffizi a Firenze, a testimoniare l’importanza del “dono”. Tra le ultime opere  “Baby 3.0” installata nel Giardino della Città  Metropolitana (2022)  sempre a Venezia con cui l’Artista auspica una nuova Ri-nascita dell’Umanità. Di forte impatto  anche “Together” (2021), opera di land art presentata prima a Cannes e poi nell'esposizione “Forever is Now” in Egitto, in occasione del primo evento di arte contemporanea tenuto nel sito UNESCO delle Piramidi di Giza; “The Greatest Goal” (2022) in occasione della FIFA World Cup in Qatar, Building Bridges a Vieste ( 2023) e ”Paint your Life” (2024) a Caorle (Venezia).

 

 

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