15 Settembre 2023
Anche per la 42° edizione del Premio Masi saranno 5 le personalità di alto valore a firmare il 27 ottobre la famosa botte di Amarone in Valpolicella nella sede della cantina Masi; personalità che, per competenze e vissuto, al meglio interpretano il fil rouge “Radici e Prospettive” che le Giurie hanno seguito nell’individuare i vincitori delle tre sezioni. Ecco i loro nomi. Per la Civiltà Veneta premiati il lessicografo di fama internazionale Mario Cannella, l’ingegnere idraulico Andrea Rinaldo, da poco insignito del “Nobel dell’acqua”, e Stevanato Group, storica azienda veneziana produttrice leader di contenitori di vetro per medicinali. A due giapponesi, Yuko e Shin Kibayashi, autori dell’originale manga “Le gocce di Dio” sulla cultura enologica, invece attribuito il Premio Civiltà del Vino. A ricevere, infine, il Grosso d’Oro Veneziano sarà la regista iraniana Rakhshan Banietemad, impegnata attraverso il cinema nella lotta per promuovere nel suo paese i diritti umani, in particolare i diritti civili delle donne.
“Tema conduttore del Premio Masi 2023 è ‘Radici e Prospettive’. Una contraddizione in termini. Lo è, e deve esserlo: infatti rappresenta l’unica via possibile per tutti noi che amiamo tenere care le nostre preziose tradizioni e insieme guardare avanti, innovare” spiega la presidente della Fondazione Masi, la scrittrice, giornalista Isabella Bossi Fedrigotti. “In un’epoca in cui l’incertezza permea pensieri e comportamenti, l’ancoraggio alle radici non può essere una catena che inibisce il cambiamento, ma piuttosto la certezza di avere una linfa che alimenta l’esplorazione di strade nuove”.
Il vicepresidente della Fondazione e presidente di Masi, Sandro Boscaini, aggiunge: “La giuria del Premio Internazionale Civiltà del Vino non poteva essere più in sintonia con ‘Radici e Prospettive’. Ha premiato infatti un mezzo comunicativo del vino, il manga, che già dal suo nascere in Giappone e in prospettiva in tanti paesi recentemente aperti al vino, ne propone l’apprezzamento nel rispetto di un simbolo di cultura antica. In generale una comunicazione più appealing per i giovani”.
Marco Vigevani, segretario Fondazione Masi sottolinea: “Da sempre il Grosso D’Oro Veneziano porta alla luce un messaggio di cultura e solidarietà e progresso civile nel mondo. È sembrato di estrema attualità evidenziare la discriminazione che affligge le donne in Iran e non solo, e lo facciamo attraverso la sensibilità di una grande regista iraniana, che ai diritti umani ha dedicato pensieri profondi nella sua lunga e premiata opera”.
Riconoscimento a personalità – venete per nascita, per famiglia o per adozione – che si sono distinte nei campi della letteratura, dell’arte, del giornalismo, della scienza, dello spettacolo e dell’economia, e che con la loro opera hanno promosso e valorizzato le capacità della gente veneta nei più vasti campi dell’attività umana, facendosi portatrici dei valori fondamentali di questa terra.
“Lessicografo triestino, curatore del vocabolario Zingarelli, da decenni curioso e instancabile indagatore del lessico dell’italiano. Ha contribuito da protagonista ad affermare e diffondere, anche presso le giovani generazioni, l’idea della nostra lingua come un organismo vivo e in continua evoluzione, che non può essere arbitrariamente deformato né artificialmente conservato.
Viene premiato per il suo contributo all’approfondimento della tradizione e dell’evoluzione della lingua italiana”.
“Ingegnere idrologo veneziano, professore di costruzioni idrauliche all’Università di Padova, Direttore del Laboratorio di ecoidrologia dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna, Rinaldo è stato il primo italiano ad avere vinto lo Stockholm Water Prize, il “Nobel” per gli studi sull’acqua.
Uno dei pionieri dell’ecoidrologia, che studia il rapporto tra l’acqua dei fiumi e le comunità vive, umane, animali o vegetali. Viene premiato per l’importanza dei suoi studi, di estrema attualità, volti a una giusta distribuzione dell’acqua, uno dei grandi temi mondiali di oggi e di domani”.
“Industria farmaceutica con sede a Padova: l’incredibile storia di una piccola vetreria veneta – la Soffieria Stella di
Zelarino vicino a Venezia, erede della secolare cultura dell’arte vetraria di Murano – che, dal 1949 a oggi, riesce a diventare azienda leader mondiale nel settore medicale, quotata alla borsa di New York, con i suoi prodotti di altissima specializzazione per l’insulina, i vaccini e molti altri farmaci.
Viene premiata per il successo globale dell’impresa nel segno di una continuità vocazionale che attinge alla cultura e alle tecniche delle Venezie”.
È dedicato al grande mondo della vitivinicoltura e premia le personalità più rappresentative che hanno contribuito a livello internazionale a esaltare l'antica cultura della vite e del vino.
“Fratelli autori del manga seinen (per lettori giovani e adulti) sul vino ‘Kami no shizuku’ – ‘Le gocce di Dio’. Con la loro opera, tirata in oltre 500.000 copie settimanali e tradotta in diverse lingue, raccontano la scoperta del vino come iniziazione e rivelazione.
Vengono premiati per l’importante contributo alla comprensione e alla promozione dell'antica cultura del vino attraverso una forma di comunicazione originale e del tutto nuova capace di trasmettere un messaggio non convenzionale a un pubblico che si avvicini per la prima volta al vino e alla sua tradizione”.
È riservato a personalità che hanno contribuito a diffondere un messaggio di cultura nel mondo, generando quella comprensione tra i popoli che si sviluppa in solidarietà, progresso civile e pace.
“Regista e sceneggiatrice cinematografica iraniana: con i suoi film e i suoi documentari è riuscita a raccontare come nessun altro la vita quotidiana e le vicende drammatiche del suo Paese, conferendo alle sue storie e ai suoi personaggi un valore universale.
Viene premiata per l'alto valore artistico della sua opera e per la sua difesa dei diritti civili e della democrazia nella società iraniana”.
La Fondazione Masi è impegnata a promuovere e valorizzare il territorio, la popolazione, il patrimonio culturale, le grandi capacità dell’ingegno e produttive della Civiltà Veneta. Particolare attenzione è riservata alla cultura e alla produzione vitivinicola, che rappresentano caratteri peculiari del territorio veneto. Le finalità sono perseguite operando a livello nazionale e internazionale anche in collaborazione con Amministrazioni, Enti pubblici e privati, Fondazioni e altri organismi italiani e stranieri. La Fondazione Masi nasce nel 2001 dall’esperienza ventennale del Premio Masi, del quale intende assicurare la continuità e l’indirizzo, affiancandolo con una serie di iniziative in ambito culturale e ampliando così la propria attenzione a tutto quel mondo che ha fatto dei valori della civiltà veneta motivo ispiratore e stimolo per un progresso produttivo, culturale e civile su scala internazionale. Il 16 aprile 2007 la Regione Veneto ha conferito alla Fondazione Masi personalità giuridica, riconoscendone i valori e le finalità statutarie.
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