31 Dicembre 2022
“La Donna che scrive una lettera alla presenza della domestica” (in inglese “Lady Writing a Letter with her Maid”) è un dipinto a olio su tela (72,2x59,7 cm) di Jan Vermeer ( Delft, 31 ottobre 1632 – Delft, 15 dicembre 1675) databile 1671 circa , conservato dal 1993 nella Galleria Nazionale d’Irlanda (National Gallery of Ireland) Merrion Square West Dublino, Irlanda.
Probabilmente il dipinto è indicato come "raffigurante due personaggi, uno dei quali è seduto a scrivere una lettera" nell’elenco relativo alla cessione di alcuni dipinti da parte della vedova di Vermeer al fornaio van Buyten di Delft. Si trattava di una “datio in solutum” ad estinzione di un debito piuttosto consistente, di 617 fiorini.
Nei secoli XVIII e XIX il dipinto passò per varie collezioni private, e prima di arrivare alla National Gallery of Ireland venne rubato per ben due volte: la prima ad opera degli estremisti dell'Irish Revolutionary Army (I.R.A.), la seconda da ladri comuni.
Il tema della lettera fu esplorato più volte da Vermeer. In questo caso l'ambientazione è quella solita della stanza illuminata da una finestra a sinistra, da cui entra una luce che inonda i protagonisti: una donna seduta a un tavolo (coperto come di consueto da un pesante tappeto orientale di lana) assorta nella scrittura di una lettera e una serva che attende in disparte, che guarda dalla finestra per trovare un po' di silenziosa distrazione. L'atteggiamento della signora sembra tradire una certa irruenza: forse si tratta di una risposta a una lettera non gradita, magari quella accartocciata a terra in primo piano. Quello della domestica invece fa pensare all'impazienza di ricevere la lettera che essa dovrà probabilmente spedire subito dopo.
La penombra rivela poi altri elementi della stanza tra i quali, alle spalle della signora che scrive, un grande dipinto: “Il ritrovamento di Mosé”, opera che probabilmente era in casa dell'artista. Tale soggetto era interpretato all'epoca come esempio di intervento della Divina Provvidenza, ma non è chiaro se questo celi un ipotetico significato allegorico della scena magari connesso con la missiva.
Di Giovanni Conticelli
fonte: wikipedia.org
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