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“Onde barocche", ad Albenga lo stupore e la meraviglia in una mostra dedicata a capolavori dal 1600 al 1750

Il Museo Diocesano di Albenga ospita più di venti opere che per la prima volta saranno messe a confronto per raccontare lo splendore di una fase artistica tra i cui protagonisti si trovano Guido Reni, Giulio Benso, Anton Maria Maragliano

26 Luglio 2022

“Onde barocche", ad Albenga lo stupore e la meraviglia in una mostra dedicata a capolavori dal 1600 al 1750

Ultima cena, Domenico Piola

“Onde barocche. Capolavori diocesani tra 1600 e 1750” si inserisce nel palinsesto di mostre che animano Roma e Genova grazie al progetto 'Superbarocco' che ci permette di ammirare le sinuosità di un'epoca di chiaro-scuri, di perdita del senso e al contempo conquista dell'ignoto. Meraviglia e stupore sono al centro della mostra realizzata da Formae Lucis e dal Museo Diocesano di Albenga.

Cuore di Onde barocche sarà il Museo Diocesano di Albenga, interamente riallestito per ospitare più di venti opere che per la prima volta saranno messe a confronto per raccontare lo splendore di una fase artistica tra i cui protagonisti si trovano Guido Reni, Giulio Benso, Anton Maria Maragliano.

Museo Diocesano di Albenga: la mostra “Onde barocche. Capolavori diocesani tra 1600 e 1750”

Curatori della mostra, che vede la collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona, sono l’architetto Castore Sirimarco, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi e da don Emanuele Caccia, vicedirettore del Museo Diocesano.

Nell’intento di unire arte ma anche storia e cultura, “Onde Barocche” non sarà solo una mostra ma un vero percorso alla scoperta del territorio e dei suoi capolavori del periodo che si estende tra il 1600 e il 1750. Oltre al Museo di Albenga, una seconda sede espositiva sarà infatti il complesso della “Ripa”, a Pieve di Teco (Imperia), che già custodisce importanti testimonianze di età barocca. A questa tappa si aggiungeranno diversi siti diffusi su tutto il territorio diocesano, uniti in un ideale percorso di scoperta del patrimonio artistico del Ponente ligure.

Alla mostra saranno affiancati incontri tra cui un ciclo di approfondimenti con la “Fondazione Arte della Seta Lisio” di Firenze dedicati al mondo della sartoria e della moda, per un’innovativa linea di lettura delle opere esposte, ma anche appuntamenti dedicati a temi di musica sacra nell’epoca post-tridentina e barocca. Nel calendario di iniziative parallele non mancheranno approfondimenti scientifici sul tema del barocco sul territorio diocesano in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona. Anche le scuole saranno coinvolte, con visite e laboratori dedicati, ma anche con lezioni in classe.

La mostra “Onde barocche. Capolavori diocesani tra 1600 e 1750” è realizzata grazie al contributo della Fondazione De Mari e con il patrocinio di Pontificio Consiglio della Cultura, Comune di Albenga, Comune di Pieve di Teco. Top sponsor sono: Gruppo Verus, Sacchi, Lusardi restauri, CMF impianti, Kreo Costruzioni.

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