15 Marzo 2021
Paul Gauguin, Donna con Mango, Olio su tela, cm 72,7x44,5. Baltimora, Baltimore M useum of Art. 1892.
Il poeta barocco Gian Battista Marino in uno dei suoi più celebri componimenti intitolato "Bella Schiava" e contenuto in Lira (1612), canta la propria donna definendola " fra le belle d'Amor leggiadro mostro".
Oggi forse a nessuno farebbe troppo piacere sentirsi dare del "leggiadro mostro" eppure, se andiamo a vedere cosa si cela dietro all'etimo della parola, scopriremo il profondo significato che si cela tra i versi del poeta:
"Mostro" deriva infatti dal latino monstrum (prodigio, cosa straordinaria), che trae direttamente da MONERE (avvertire, presagire..)
Dunque il "mostro" non è solo una creatura "portentosa", ma in genere la manifestazione del soprannaturale.
Il poeta in realtà eleva la propria donna, mettendola al di sopra di tutte "le belle d'Amor", dalle quali si distingue per la straordinarietà e la rarità della bellezza assolutamente fuori dal comune.
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