Cittadella, morte a 43 e 48 anni l'oss Valentina Nicolin e l'infermiera Paola Cecchinato per "turbo cancro", a quest'ultima diagnosticato 4 mesi fa

Valentina Nicolin e Paola Cecchinato si sono spente a poche ore di distanza l'una dall'altra. La prima combatteva contro la malattia da oltre un anno; la seconda aveva un tumore le cui cure erano state sospese per insorgenza improvvisa di un ictus

Sono morte ad appena 24 ore l'una dall'altra per malattia le giovani quarantenni Paola CecchinatoValentina Nicolin, rispettivamente infermiera 48enne e operatrice sociosanitaria 43enne entrambe dipendenti presso l'ospedale di Cittadella dell'Ulss 6 Euganea, in provincia di Padova.

Cittadella, morte a 43 e 48 anni l'oss Valentina Nicolin e l'infermiera Paola Cecchinato per "turbo cancro", a quest'ultima diagnosticato 4 mesi fa

Un doppio lutto si è consumato a Cittadella, nel Padovano, a poche ore di distanza tra i reparti dell'ospedale cittadino dell'Ulss 6 Euganea: tra martedì 9 e mercoledì 10 dicembre sono decedute due giovani impiegate nella sanità. Si tratta di Paola Cecchinatoinfermiera di 48 anni presso il reparto di Patologia neonatale, e di Valentina Nicolin, operatrice sociosanitaria 43enne del Punto unico di accoglienza. Cecchinato e Nicolin sono scomparse a seguito di una "grave malattia" che, nel caso dell'infermiera 48enne si sa essere stato un "turbo cancro", cioè un tumore diagnosticatole a fine agosto ma rapidamente degenerato senza darle possibilità di recupero.

Paola Cecchinato, cittadellese, aveva iniziato la propria carriera proprio a Padova, per poi passare a Cittadella, dove viveva nella frazione di Santa Maria. Prima il reparto di Geriatria, quindi - per circa vent'anni - l'impiego al reparto di patologia neonatale. Professionista seria, "responsabile, stimata", come la ricordano i colleghi della struttura sanitaria, Cecchinato aveva perso improvvisamente, lo scorso maggio, il marito Stefano Biz, quando, solo tre mesi dopo, a fine agosto, le era stato diagnosticato un tumore in stato avanzato. Iniziate le cure, ha dovuto sospenderle per l'insorgenza di un ictus improvviso. Il turbo cancro è peggiorato, non lasciandole possibilità di recupero: dopo tre settimane di cure, Cecchinato è morta nell'hospice Casa del Carmine.

Il giorno dopo, mercoledì 10 dicembre, è venuta a mancare invece, improvvisamente, Valentina Nicolin che, a quanto si apprende da fonti locali, stava affrontando la malattia da un anno e mezzo. Oss al Punto unico aziendale accettazione e diagnostica, Nicolin viveva a Carmignano di Brenta con la nonna ed era prossima a ricevere la laurea in Psicologia.

La malattia, inguaribile e degenerata rapidamente, ha colpito due donne che in comune, oltre all'ambiente professionale, avevano soprattutto l'età. Il "turbo cancro" - svelano ormai numerosi studi - è un grave tipo di tumore la cui insorgenza è in molti casi associata, quale effetto collaterale, all'inoculazione di sieri vaccinali anti-Covid. La correlazione causale - che oltre a turbo cancri prevede anche, tra gli altri, ictus, complicazioni cardiocircolatorie, tumori al fegato, mielite trasversa - è acutizzata qualora i soggetti colpiti in modo fulminante siano pazienti giovanisani.