Università di Ferrara intitola aula studio a Charlie Kirk, approvata proposta da Consiglio Studentesco: “Modello da seguire per come si esprimeva”

Per l’intitolazione ufficiale dell’aula sarà infatti necessario il passaggio ai livelli superiori, con l’approvazione dei Senati Accademici e del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo

Il Consiglio degli Studenti dell’Università di Ferrara ha approvato la proposta, avanzata dall’associazione studentesca Azione Universitaria, di intitolare un’aula studio all’attivista americano Charlie Kirk, assassinato a seguito di un attentato il 10 settembre 2025. Una decisione che ha immediatamente acceso il dibattito in città. Kirk è stato descritto come “modello da seguire, non per quello che diceva, ma per il modo in cui si esprimeva: uno scambio aperto, plurale, democratico e soprattutto non violento”.

Università di Ferrara intitola aula studio a Charlie Kirk, approvata proposta da Consiglio Studentesco: “Modello da seguire per come si esprimeva”

L’iniziativa, nata tra i banchi del Consiglio degli Studenti, mira a dedicare uno spazio del campus universitario al confronto e al dialogo tra idee e posizioni diverse. “Un’aula studio dedicata al dibattito e alle idee. La nostra proposta di intitolazione a Charlie Kirk è stata approvata in Consiglio degli Studenti. Un modello da seguire, non per quello che diceva, ma per il modo in cui si esprimeva: uno scambio aperto, plurale, democratico e soprattutto non violento”, scrive in una nota Azione Universitaria Ferrara.

L’associazione aggiunge: “In un momento storico in cui il dibattito sembra spesso polarizzato o silenziato, crediamo che l’università debba tornare a essere spazio di confronto vero, anche tra posizioni diverse. Perché l’università vive solo se si discute”.

Tuttavia, la decisione del Consiglio Studentesco non rappresenta ancora l’ultimo passo. Per l’intitolazione ufficiale dell’aula sarà infatti necessario il passaggio ai livelli superiori, con l’approvazione dei Senati Accademici e del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo.

Nel frattempo, la notizia ha suscitato polemiche e reazioni contrastanti, tra chi considera l’iniziativa un gesto di apertura culturale e chi invece la giudica una scelta divisiva, alla luce delle posizioni politiche che hanno reso Charlie Kirk una figura controversa, soprattutto per le idee pro-Israele, poi cambiate, e contro il genocidio a Gaza.