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Omicidio Genini, killer Gianluca Soncin non risponde al gip, convalidato il fermo, trovate nella sua casa decine di coltelli e 5 pistole scacciacani

Soncin si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il gip Tommaso Perna ha convalidato il fermo e la custodia cautelare temendo che "nella sua follia omicidiaria" il killer possa "prendere di mira" anche l'ex di Pamela, con cui lei era rimasta in buoni rapporti

16 Ottobre 2025

Omicidio Genini, killer Gianluca Soncin non risponde al gip, convalidato il fermo, trovate nella sua casa decine di coltelli e 5 pistole scacciacani

(fonte: Instagram @bianca_chihuapretty_; Tg3)

Gianluca Soncin, il 52enne originario di Biella accusato dell'omicidio volontario pluriaggravato della giovane 29enne Pamela Genini, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia col gip di Milano Tommaso Perna.

Omicidio Genini, killer Gianluca Soncin non risponde al gip, convalidato il fermo, trovate nella sua casa decine di coltelli e 5 pistole scacciacani

È rimasto in silenzio Gianluca Soncin, il killer che ha ucciso la sua ex fidanzata Pamela Genini con 24 coltellate inferte sotto gli occhi di tutti, nel terrazzo dell'appartamento di lei a Gorla. Una linea che aveva adottato appena dopo essere arrestato all'Ospedale Niguarda, dove era stato portato con urgenza dopo l'omicidio per aver tentato di uccidersi con due fendenti alla gola. All'uomo, attualmente in isolamento, il gip Tommaso Perna ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare così come richiesto dalla pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunta Letizia Mannella. Tutte le aggravanti di cui è accusato Soncin sono state confermate: la premeditazione, lo stalking, la crudeltà, i futili motivi, nonché la relazione affettiva. Il giudice per le indagini preliminari parla di "follia omicidiaria" e ha ravvisato il "pericolo" che il killer "possa prendere di mira anche" l'ex fidanzato di Pamela, il ragazzo che la vittima avrebbe telefonato per chiedere aiuto poco prima di essere ammazzata a morte. Secondo il gip, l'ex fidanzato "oltre ad essere reo di essersi frequentato con la vittima [Pamela e l'ex erano rimasti amici, ndr] (...) ha contribuito in misura significativa alla ricostruzione del contesto" in cui si è configurato l'omicidio. Nella fattispecie, "il filo conduttore che ha spinto" Soncin ad uccidere è "quello del 'o con me o con nessun altro'" prosegue Perna.

Soncin è stato definito dalla sua legale Simona Luceri "non lucido. L'ho trovato dimesso, non ha ancora consapevolezza di quanto accaduto (...). Ha già provveduto a nominare un avvocato di fiducia con cui deciderà la strategia processuale". Intanto però le indagini proseguono e dal verbale di sequestro emerge che nella casa del killer a Cervia gli investigatori hanno ritrovato e sequestrato almeno una decina di coltellitaglierinicoltelli a serramanico, nonché quattro/cinque pistole scacciacani. Intanto dall'ex fidanzato di Pamela, Francesco Dolci, arrivano nuove testimonianze: "Voleva scappare, stava programmando la fuga. (...) Era arrivata al punto di andare all'estero, mossa dalla disperazione. (...) Noi le abbiamo detto di denunciarlo tante volte, ma lui le diceva 'lo sai che ti succede se mi lasci o mi denunci'. Faceva appostamenti, la seguiva, la minacciava". E poi la rievocazione dell'episodio di violenza all'isola d'Elba: "aveva tentato di buttarla giù dal terrazzo e ucciderla solo perché una coppia aveva fatto i complimenti al suo cane (...). Da allora ha iniziato un'escalation: botte, schiaffi senza motivo, pugni sui denti".

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