Roma, la nuova opera di Laika "The Bloody Match" contro partita Italia-Israele davanti a sede FIGC: calciatore israeliano con fucile ed elmetto
Davanti alla sede della Figc, Laika denuncia con un poster l’ipocrisia del calcio occidentale: “67 mila morti a Gaza e il mondo continua a giocare”
Davanti alla sede della Federazione Italia Giuoco del Calcio, a Roma, è apparsa una nuova opera della street artist Laika, intitolata "The Bloody Match", proprio nel giorno della tanto discussa partita di calcio di qualificazione ai mondiali tra Italia e Israele. L'opera consiste in un poster ritraente un calciatore israeliano, raffigurato però con elmetto e fucile.
Roma, la nuova opera di Laika "The Bloody Match" contro partita Italia-Israele davanti a sede FIGC: calciatore israeliano con fucile ed elmetto
Nel giorno della contestata partita tra Italia e Israele, valida per le qualificazioni ai prossimi Mondiali, è comparsa a Roma una nuova opera della street artist Laika, intitolata “The Bloody Match”. Il poster, apparso in via Giulio Caccini, proprio sotto la sede della FIGC, raffigura un calciatore israeliano con la classica maglia bianca della nazionale, ma con un elmetto militare in testa e un fucile in mano. Sotto gli scarpini, un pallone insanguinato con la scritta “Gaza” e il numero 67 sulla maglia: un chiaro riferimento ai 67 mila palestinesi uccisi a Gaza dall’inizio del genocidio.
Con questo lavoro, Laika accusa la comunità sportiva internazionale di ipocrisia e doppi standard. “Stasera si disputerà la partita della vergogna" – ha scritto ieri l’artista su Instagram. "Si è punita la Russia per l’invasione dell’Ucraina, ma Israele continua a essere accolto e legittimato nonostante i crimini di guerra. I crimini, evidentemente, sono tali solo quando non li commette l’Occidente”, ha aggiunto.
La street artist, nota per le sue opere politiche e per il suo impegno con la Global Sumud Flotilla, denuncia anche l’uso della cultura calcistica come strumento di propaganda e oppressione. “A Gaza, in due anni, sono stati uccisi 67 mila palestinesi: l’equivalente di uno Stadio Olimpico pieno. Tutti morti e il numero continua a crescere”.
Infine, Laika rivolge un appello diretto agli azzurri di Gattuso, invitandoli a riflettere sul significato simbolico del match di Udine: “Vi auguro di giocare in uno stadio vuoto. Perché quella di stasera sarà una partita macchiata di sangue. Davanti a voi ci saranno undici sostenitori del genocidio più documentato della storia, e dietro di voi istituzioni sportive e politiche che ne sono complici”.