Bayesian, marinaio Eppel: “Albero inclinato di 15 gradi già a 30 nodi di vento”, capitano Cutfield scarica responsabilità: "C'era iniettore da cambiare"

Secondo il marinaio Leo Pablo Eppel Luca l'albero del Bayesian si sarebbe inclinato di 15 gradi con vento a 30 nodi. Il capitano Cutfield tenta di scaricare responsabilità dell'affondamento: "Prima della tempesta c'era un iniettore da cambiare"

Se da un lato il marinaio Leo Pablo Eppel Luca ha riferito: “Era inclinato di circa 15 gradi verso dritta” quando il vento soffiava a 30 nodi, ben prima del momento in cui la tempesta ha toccato la sua massima intensità. Dall’altro il comandante James Cutfield ha minimizzato, cercando di scaricare la responsabilità dell'affondamento: “Problemi prima della tempesta? Abbiamo avuto solo un iniettore da cambiare ma la barca era in buone condizioni”.

Bayesian, marinaio Eppel: “Albero inclinato di 15 gradi già a 30 nodi di vento”, capitano Cutfield scarica responsabilità: "C'era iniettore da cambiare"

Nel verbale della procura di Termini Imerese si legge il racconto della notte del 19 agosto. Il vento sale, il Bayesian ondeggia e Mike Lynch mugugna: “What’s the time?”, chiede alla moglie Angela che gli sta a fianco e si era svegliata nel cuore della notte per il movimento della barca. “Gli ho risposto che erano le 4.03 4.04 e sono salita a chiedere al capitano cosa stesse succedendo...”, racconta Angela Bacares agli inquirenti. Non lo vedrà più, non in vita, perché quella è la notte della tempesta e lei non sa che sette minuti dopo, alle 4.10, il superyacht a vela Perini Navi del magnate britannico dell’informatica colerà a picco nelle acque palermitane di Porticello diventando una trappola mortale per lo stesso Lynch e per altri 6 passeggeri fra cui sua figlia Hannah.

La moglie, però, si è salvata: quando si è scatenato l’inferno era infatti già sul ponte. “Volevo tornare giù per avvertire gli altri ma Sasha (l’hostess irlandese Sasha Murray, ndr) mi ha detto di non scendere... In un attimo è successo qualcosa, non riconoscevo più quello che avevo davanti a me...”. Il Bayesian si era piegato su un fianco, l’acqua ha iniziato a entrare come un torrente, lei è caduta e si è aggrappata sanguinante al capitano. “Mi ha detto che la barca non si sarebbe capovolta... ho pensato che mio marito e mia figlia avrebbero potuto nuotare e arrivare sopra”.

Il tormento di Angela Bacares è tutto nella testimonianza resa al pm di Termini Imerese Raffaele Cammarano 3 giorni dopo il naufragio. “Io dentro quella barca mi sentivo sicura, a volte guardavo i membri dell’equipaggio e venivo rassicurata dal loro comportamento... Mai mi è capitato di avere la necessità di svegliare gli altri per il cattivo tempo... non credevo che potesse succedere qualcosa di così catastrofico”.

Il comandante Cutfield, ora indagato per naufragio e omicidio colposo insieme ad altri due membri dell’equipaggio, ha sostenuto di non aver mai visto la barca in reale pericolo fino a quando era troppo tardi: “Mi ha detto di salire perché il vento era a 30 nodi. Ho preso pantaloncini e maglietta e in 20 secondi ero sul flybridge… Ho detto a Matthew di svegliare l’equipaggio… non gli ospiti perché la situazione sembrava normale… ma in 30 secondi la barca si è inclinata su un lato…”. Poi ha cercato di scaricare la responsabilità dell'affondamento dello yacht Perini Navi: "Prima della tempesta c'era un iniettore da cambiare".

Eppure Eppel Luca, a verbale, ha dichiarato che già alle 4 la nave presentava anomalie: “Era inclinato di circa 15 gradi verso dritta”.

Naufragio Bayesian, “casseforti aperte, pc, hard disk e memorie esterne già portate via, servizi segreti all’interno del relitto pochi giorni dopo l’affondamento

Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini dalle esclusive de Il Giornale d'Italia, il materiale informatico sensibile – tra cui computer, hard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle casseforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace. Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda di cybersecurity che vedeva nel Cda la presenza di ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani.

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