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Bologna, fermato "jihadista marocchino" 24enne: sui suoi social video propaganda Isis, post per martiri islamici e testamento in arabo

La polizia di Bologna ha fermato un 24enne marocchino che sui suoi profili social inneggiava alla lotta armata per la Jihad e allo Stato Islamico. Sui fatti indaga la Digos, che lo riteneva pronto a un attacco terroristico

01 Luglio 2025

Frame video jihadista fermato a Bologna

Frame di un video postato sui social del jihadista fermato a Bologna, fonte: Polizia di Stato

La Polizia di Stato di Bologna ha fermato un 24enne marocchino presunto jihadista, che sui suoi profili social postava video inneggianti all'Isis e ai martiri della jihad armata. Le indagini della Direzione Distrettuale Antiterrorismo hanno portato a una perquisizione dell'abitazione dell'uomo, domiciliato nel bergamasco, e del suo computer. Seguito da oltre 5000 persone, il giovane aveva pubblicato anche il suo testamento in arabo: secondo le prime ricostruzioni, era pronto a fare un attentato.

Bologna, fermato "jihadista marocchino" 24enne: sui suoi social video propaganda Isis, post per martiri islamici e testamento in arabo

L'indagine, partita qualche settimana fa, si è incentrata principalmente sui vari profili social del 24enne di origine marocchina. La Direzione Distrettuale Antiterrorismo aveva infatti individuato diversi contenuti che richiamavano alla propaganda jihadista tipica delle organizzazioni terroristiche islamiche, come l'Islamic State. Numerosi i reel che richiamavano le gesta di mujaheddin e di "martiri" per la jihad, che invitavano all'azione i cosiddetti lupi solitari.

Non solo contenuti pro-Stato Islamico e terrorismo, ma anche pesanti critiche all'Occidente: "Viviamo in una società ipocrita immersa nell'amore per le apparenze". In sottofondo ai vari reel postati dal ragazzo, canti jihadisti in cui si fanno espliciti richiami all'avvento di una società completamente islamizzata, come: "Porteremo la fiamma del monoteismo… Con esso ci verrà concesso il paradiso dell'eternità… Vivremo nella dimora paradisiaca… Innalzeremo sopra i mondi il Corano… simbolo della vittoria e del sacrificio".

Sono più di 300 i video pubblicati dal giovane e oltre 60 sono dedicati alla lotta armata jihadista. Il 24enne ha pubblicato anche un testamento in lingua araba, in cui scriveva: "Pregate Allah di perdonarmi e di rendermi uno di coloro che entrino nel paradiso". Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il prossimo passo del giovane, ormai radicalizzato, sarebbe stato quello di prendere parte attiva nella jihad globale, probabilmente attraverso un attacco terroristico in Occidente.

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