30 Giugno 2025
L'indagine sulla morte di Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, ritrovate senza vita tra i sentieri di Villa Pamphilj, si arricchisce di nuovi elementi. Accanto all'orrore del duplice omicidio, emerge una seconda pista investigativa: una possibile truffa ai danni dello Stato legata al finanziamento pubblico di "Stelle della notte", film prodotto da Rexal Ford, alias Charles Francis Kufmann, che però non è mai stato realizzato.
Kaufmann, 46 anni, cittadino statunitense, è attualmente detenuto in Grecia, arrestato sull'isola di Skiathos mentre tentava la fuga. È accusato di aver ucciso la compagna e la figlia di appena 11 mesi, abbandonando i loro corpi nel parco romano. Ma il suo nome compare anche in un’altra vicenda, fatta di pseudonimi, documenti sospetti e un budget cinematografico da oltre 836 mila euro.
Il film, intitolato Stelle della notte, doveva essere una coproduzione internazionale con la società maltese Tintagel Films. Tuttavia, la richiesta di finanziamento è stata presentata in Italia nel 2020 dalla Coevolutions, con sede italiana, attraverso un certo "Rexal Ford" — pseudonimo usato da Kaufmann per mascherare i numerosi precedenti penali accumulati negli Stati Uniti. Secondo i primi riscontri, il finanziamento sarebbe stato approvato, ma del film non esiste alcuna prova concreta: nessun set, nessun ciak, nessun cast.
La Procura di Roma, con i magistrati Antonio Verdi e Giuseppe Cascini, ha chiesto al Ministero della Cultura tutta la documentazione relativa al progetto per accertare se i fondi siano stati effettivamente erogati, a chi siano finiti e se sussistano gli estremi per configurare il reato di truffa ai danni dello Stato. Tra le ipotesi al vaglio, anche quella che Kaufmann stesso possa essere stato raggirato e che non abbia mai ricevuto il denaro destinato alla produzione.
Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, parlando di un “doppio sgomento”: “Siamo davanti a una tragedia umana e a un possibile abuso del sistema dei finanziamenti pubblici. Non possiamo permettere che questo si ripeta”.
Nel frattempo, l’indagine sul duplice omicidio prosegue. Si attende l’estradizione di Kaufman in Italia, dove dovrà rispondere alle domande dei magistrati.
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