10 Aprile 2025
Sono stati prosciolti da tutti i capi di imputazione i dottori indagati per la morte di Camilla Canepa, la studentessa diciottenne di Sestri Levante deceduta il 10 giugno 2021 per una trombosi dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid Vaxzevria, prodotto da AstraZeneca. Si tratta di 5 medici dell’ospedale di Lavagna. Per gli inquirenti, coordinati dai pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo, l’ex primaria del pronto soccorso, due medici del reparto e un neurologo, non avrebbero seguito quanto previsto dalle linee guida ministeriali dell’epoca. E non avrebbero sottoposto Camilla a una Tac con liquido di contrasto. Per questo erano accusati di omicidio colposo. Tutti e cinque (il quinto è un altro medico del pronto soccorso) rispondevano pure di falso: nessuno avrebbe annotato l’informazione legata al vaccino. Il non luogo a procedere per l'accusa di omicidio colposo è stato deciso perché il fatto non sussiste. La formula per il falso invece è quella del fatto che non costituisce reato.
La decisione è stata presa dalla giudice per l'udienza preliminare, Carla Pastorini: in aula erano presenti i difensori degli imputati e i pubblici ministeri Francesca Rombolà e Stefano Puppo. Adesso la Procura potrà decidere se impugnare o meno la sentenza.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia