02 Aprile 2025
Fonte: Facebook@LaFabryFabry
Il noto cardiochirurgo Roberto Bianco è stato trovato morto nella serata di lunedì 31 marzo nella stanza dei medici nell'ospedale Gallucci nel padovano. Il noto professionista avrebbe dovuto dare il cambio turno a un collega alle 22, la stanza era chiusa da dentro e accanto a lui sono state trovate delle pastiglie che prendeva per l'ipertensione. Le ipotesi potrebbero essere due, un malore improvviso oppure, la più accreditata al momento, quella del gesto estremo.
Aveva 61 anni ed era un professionista noto e stimato il cardiochirurgo Roberto Bianco trovato morto nella sala dei medici dell'ospedale Gallucci a Padova. Erano le 22 e il cardiochirurgo avrebbe dovuto dare il cambio a un collega. Il 61enne è stato disteso a terra senza vita, accanto a lui delle pastiglie che prendeva per l'ipertensione, la stanza era chiusa dall'interno motivo per cui gli inquirenti escludono il coinvolgimento di terzi. Le ipotesi al vaglio al momento sono due: malore improvviso oppure gesto volontario di togliersi la vita. Si attendono ora i risultati dell'esame autoptico e di quello tossicologico per fare chiarezza sulle cause del decesso.
Quando si è diffusa la notizia della morte di Roberto Bianco, numerosi utenti sul web hanno effettuato ricerche per capire se potesse esserci una correlazione tra il malore e la morte improvvisa e il vaccino Covid. Per il momento, però, non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse da lui sviluppate.
Bianco era il responsabile dell'Unità operativa semplice di Terapia intensiva post-operatoria cardiochirurgica, parte a sua volta dell'Unità operativa complessa (Uoc) di Cardiochirurgia diretta da Gino Gerosa. L'unità di Bianco sarebbe dovuta passare sotto la direzione del dottor Demetrio Pittarello. Il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Padova, Giuseppe Dal Ben lo ha ricordato come un "chirurgo innamorato del proprio lavoro, sempre disponibile con i propri pazienti, in grado di fare squadra con i colleghi. E soprattutto come un medico che tutti i giorni era impegnato a superare traguardi ancora più lontani perché convinto che solo la ricerca che sa guardare con coraggio a tecniche innovative può dare speranze ai nostri pazienti".
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