18 Febbraio 2025
Papa Francesco (fonte foto Lapresse)
Dietro le quinte dell’Anno Santo, un'ombra sottile e preoccupante si sta allungando da quando Papa Francesco è stato ricoverato al Gemelli. La sua salute, già fragile, è diventata il tema centrale dei corridoi vaticani, con i riflessi immediati sulle udienze e sugli impegni ufficiali che sono stati cancellati o rimandati. Mentre il Papa continua a lavorare anche dal letto d’ospedale, delegando compiti e affidandosi a sostituti come il cardinale Fisichella, il suo ricovero inizia a pesare sulla sincronia dell’intero Anno Santo, che rischia di vedere un rallentamento inatteso.
Le preoccupazioni non si fermano al presente. Per quanto Bergoglio continui a riprendersi con determinazione, non si può ignorare la domanda che serpeggia tra i più stretti collaboratori: quando il Papa tornerà alla sua routine, riuscirà a mantenere il ritmo di lavoro a cui ci ha abituato negli ultimi anni? La sua età, 88 anni, è un dato di fatto che nessuno può sottovalutare, e nonostante la forza di volontà, il rischio che il corpo non regga gli impegni impegnativi di viaggi e udienze resta una realtà da tenere in considerazione.
Dietro le porte chiuse, tra i vertici della Chiesa, si comincia a parlare con discrezione di un possibile scenario futuro che nessuno vuole affrontare apertamente: le dimissioni del Papa. Una soluzione che in molti temono di dover prendere in considerazione, soprattutto se il recupero dovesse essere più lungo del previsto. Nonostante la reticenza a trattare questo tema, le voci sono tornate a circolare, alimentate dalla consapevolezza che la situazione di salute del Papa, pur non essendo drammatica, potrebbe rendergli difficile mantenere il carico di lavoro richiesto dal papato.
Francesco, che ha sempre predicato la necessità di una Chiesa inclusiva e vicina al popolo, sta ora affrontando una prova personale, quella di dimostrare che anche un Papa anziano può reggere il peso di un pontificato così intenso. Seppure con il sostegno del suo staff e la possibilità di lavorare a distanza, le sue forze non sono infinite. Chi lavora a stretto contatto con lui spiega che, nonostante la sua resilienza, il futuro del pontificato potrebbe non essere più lo stesso.
Il dibattito sulle sue dimissioni, per quanto non ufficialmente sollevato, comincia a circolare tra chi conosce i delicati equilibri del Vaticano. Eppure, c'è una sorta di reticenza collettiva ad affrontarlo. Le dimissioni papali, infatti, sono un argomento che suscita grande emozione e timore, in particolare dopo l’atto storico di Benedetto XVI, che ha aperto una porta mai più chiusa. Ma con la salute di Papa Francesco messa a dura prova, la domanda di chi sarà pronto a prendere il suo posto, e in che modalità, è destinata a crescere nei mesi a venire.
L’Anno Santo, che doveva essere un momento di speranza e rinnovamento per la Chiesa, si trova ora in una fase di attesa, sospeso tra la salute del Pontefice e la necessità di non interrompere la sua missione. Le voci sulle dimissioni non sono ancora forti, ma cominciano a farsi largo come una possibilità che, in certi ambienti, nessuno vuole davvero ignorare.
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