24 Novembre 2024
Gianfranco Dalla Barba, fonte: Facebook, @Novella Calligaris
Gianfranco Dalla Barba è morto all'età di 62 anni per un infarto. Ex campione olimpico di scherma e poi neurologo di fama mondiale, il padovano incominciò la sua carriera sportiva formandosi nel Petrarca Scherma fino a raggiungere i vertici della disciplina. Dopodiché si laureò in Medicina, specializzandosi in Neurologia. Fra i suoi risultati, quello di aver creato uno dei primi gruppi interdisciplinari italiani dedicati allo studio dei deficit cognitivi post lesioni cerebrali.
Gianfranco Dalla Barba fu un vero e proprio numero uno, sia in campo sportivo che in quello medico. Con la scherma raggiunse grandi risultati e si tolse diverse soddisfazioni. Alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984 vinse l’oro nella prova a squadre di sciabola con Angelo Arcidiacono, Marco Marin, Dino Meglio e Giovanni Scalzo. Fra i suoi trofei, anche tre medaglie d’argento e due di bronzo.
Dopo i successi in ambito sportivo, Dalla Barba passò alla medicina. Per trent'anni si occupò di disturbi neurocognitivi, e le sue competenze lo fecero apprezzare anche all'estero. Lavorò come ricercatore a Cambridge nel Regno Unito e all’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale di Parigi. Una volta tornato in Italia insegnò Neuropsicologia all’Università di Trieste. Lo scorso luglio uscì anche il suo ultimo libro: "Che cos’è la memoria? Normalità e patologia dell’atto di ricordare".
Un infarto si è portato via Dalla Barba. Il neurologo era ancora molto giovane avendo solo 62 anni, per questo la sua morte improvvisa ha lasciato di stucco. Quando si è diffusa la notizia, molti utenti hanno fatto ricerche sul web per capire se ci potesse essere una correlazione tra l'infarto e il vaccino Covid. Tuttavia per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.
Cordoglio da parte del presidente della Federscherma, Paolo Azzi: "Gianfranco Dalla Barba è stato un esempio autentico di Dual Career, affermandosi come grandissimo sciabolatore ed eccellente professionista nell’ambito medico: una medaglia d’oro in pedana e fuori. Il nostro sport perde un Campione con la C maiuscola e io un amico con il quale ho condiviso anni indimenticabili".
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