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Renato Vallanzasca esce dal carcere dopo 52 anni perché “malato, demenza senile e alzheimer”, trasferito in una Rsa

L'ex bandito che deve scontare 4 ergastoli esce dal carcere dopo più di 50 anni

13 Settembre 2024

Renato Vallanzasca esce dal carcere dopo 52 anni perché “malato, soffre di demenza senile”, sarà trasferito in una Rsa

Renato Vallanzasca, fonte: Facebook, @Con Grazia tra le stelle

Renato Vallanzasca esce dal carcere dopo 52 anni perché “malato, soffre di demenza senile e alzheimer”. L'ex bandito italiano che deve scontare 4 ergastoli sarà trasferito in una Rsa. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano, accogliendo l'istanza di differimento pena per una grave forma di decadimento cognitivo, presentata dagli avvocati Corrado Limentani e Paolo Muzzi, col parere favorevole della Procura generale. L'ex boss della banda della Comasina è stato detenuto per più di 50 anni con "fine pena mai", e passa dall'istituto penitenziario di Bollate a una struttura assistenziale con differimento pena in regime di detenzione domiciliare. 

Renato Vallanzasca esce dal carcere dopo 52 anni perché “malato, soffre di demenza senile”

Renato Vallanzasca esce dal carcere di Bollate per essere trasferito in una casa di cura. La decisione è ufficiale, ed è stata presa in quanto "è malato e non deve stare in cella". 

Il sostituto pg di Milano, Giuseppe De Benedetto, nell'udienza del 10 settembre aveva spiegato che "è accertata la diagnosi di demenza, c'è incompatibilità conclamata con la detenzione in carcere ed è venuto il momento di modificare la condizione detentiva, da eseguire nella struttura che ha dato disponibilità". Quel giorno era presente l'ex protagonista della mala milanese condannato a 4 ergastoli anche per omicidi.

Le condizioni di Vallanzasca produrrebbero "paranoia, deliri notturni", "afasia" e l'avrebbero portato a cadere dal letto e ad essere ricoverato più volte. Da mesi i legali spingevano per questa soluzione. Per essi la malattia si sarebbe manifestata per la prima volta "nel gennaio 2023" e in "rapido e progressivo peggioramento", con "l'ambiente carcerario che peggiora il suo stato". Vallanzasca verrà trasferito nella "più grande struttura veneta che si occupa di malati di Alzheimer e demenza, legata alla Chiesa", vale a dire l'rsa dell'Opera della Provvidenza di Sant'Antonio in provincia di Padova.

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