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Alessia Pifferi, malore improvviso in carcere la mattina dopo la condanna all'ergastolo, raggiunta a San Vittore dall'avvocato Pontenani

La 38enne è detenuta a San Vittore ormai da quasi due anni e, ora che è stata condannata in primo grado, nei prossimi giorni sarà trasferita nell'istituto penitenziario di Bollate o di Opera

16 Maggio 2024

Alessia Pifferi, chiesto ergastolo, pm: "Diana ha patito sofferenze atroci mentre lei era fuori a divertirsi"

Alessia Pifferi, fonte: imagoeconomica

Malore improvviso per Alessia Pifferi. La 38enne ha accusato un mancamento in carcere nella mattina di martedì 14 maggio, esattamente il giorno seguente alla sua condanna all'ergastolo da parte della Corte d'Assise di Milano per l'omicidio della figlia Diana. La 38enne di Ponte Lambro si è sentita male ed è stata raggiunta a San Vittore, dove è detenuta da quasi 2 anni, dalla sua avvocata, Alessia Pontenani. Nei prossimi giorni sarà trasferita nell'istituto penitenziario di Bollate o di Opera

Alessia Pifferi, malore improvviso in carcere la mattina dopo la condanna all'ergastolo, raggiunta a San Vittore dall'avvocato Pontenani

Un malore improvviso il giorno dopo la sentenza. Le condizioni esatte di Alessia Pifferi e le cause del malessere non sono al momento note, ma la sua legale alle 7 di martedì 14 maggio ha annullato un intervento a TeleLombardia - dove avrebbe dovuto essere ospite di Caterina Collovati per discutere i motivi del ricorso in appello - per raggiungere la sua assistita a San Vittore. I giudici l'hanno ritenuta colpevole dell'omicidio volontario della figlia Diana di 18 mesi, abbandonata sola in casa per sei giorni a luglio del 2022. Come ricostruito, Pifferi avrebbe accusato un malore nella prima mattinata di oggi, martedì 14 maggio, e la sua avvocata Alessia Pontenani si è diretta subito a San Vittore per controllare le sue condizioni di salute.

L'ergastolo per l'omicidio della figlia

La 38enne è detenuta a San Vittore ormai da quasi due anni e, ora che è stata condannata in primo grado, nei prossimi giorni sarà trasferita nell'istituto penitenziario di Bollate o di Opera. Al termine della sentenza del 13 maggio, però, Pifferi è dovuta tornare nella sua solita cella. Per lei l'avvocata Pontenani aveva chiesto l'assoluzione o comunque una condanna per abbandono di minore. Il pm Francesco De Tommasi, invece, aveva richiesto l'ergastolo con la valutazione dell'aggravante della premeditazione, poi esclusa dalla sentenza.

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