20 Marzo 2024
Fonte foto: Cambiare Rotta IG
L'Università di Torino ha bloccato la collaborazione con le realtà accademiche israeliane. Si tratta di una prima vittoria da parte dei collettivi studenteschi, i quali nella giornata di ieri hanno prima bloccato la riunione dei senatori e poi ottenuto un'assemblea pubblica per discutere la loro richiesta. "Il Senato dell’Università ritiene non opportuna la partecipazione al bando del Ministero degli Affari Esteri (Maeci), visto il protrarsi della situazione di guerra a Gaza", fanno sapere dall'ateneo del capoluogo piemontese.
L’Università di Torino ha bloccato la collaborazione con le realtà accademiche israeliane. Si tratta del primo ateneo a livello italiano a farlo. Dopo una lunga discussione, i vertici di Unito hanno deciso di approvare un documento che di fatto chiude le porte ad un unico bando, quello pubblicato recentemente dal Maeci che mira a finanziare progetti congiunti di ricerca tra Italia e Israele in tre settori di applicazione: le tecnologie per il suolo, quelle per l’acqua e l’ottica di precisione, elettronica e tecnologie quantistiche.
A votare lo stop al bando Maeci per la raccolta di progetti congiunti per l’anno 2024 è stata quasi la totalità dei senatori dell'Università di Torino. Sono stati solamente due gli astenuti, mentre l'unico "no" è arrivato dalla professoressa Susanna Terracini. "Non avrei avuto problemi ad approvare una richiesta per il cessate il fuoco, perché sono fortemente turbata per la strage che sta avvenendo nella Striscia di Gaza", ha fatto sapere la Terracini. "Sono fortemente contraria ai boicottaggi accademici, perché, essendo esclusi possibili progetti bellici, le collaborazioni sono un elemento portatore di comprensione e di pace".
"La decisione del Senato accademico è gravissima ed inquietante e ci riporta ad un passato lontano che non avremmo mai voluto rivivere". Sono le parole di Stefano Parisi, presidente dell'Associazione Setteottobre a seguito della decisione dell'Università di Torino. "Colpire il mondo dell’università e della ricerca di Israele che è all’avanguardia nel mondo ed impedire la collaborazione con un ateneo importante come quello di Torino, che potrebbe portare ricadute positive per il nostro Paese è l’ennesima dimostrazione del clima di odio antisemita che dal 7 ottobre sta montando con furia in Italia. Chiediamo a tutte le istituzioni ed in particolare al Ministro per l’Università e la Ricerca, alla CRUI e alla società civile di impegnarsi e di intervenire per bloccare una deriva allarmante e intollerabile per una democrazia liberale".
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