Chioggia, vescovo emerito 'indiavolato' contro la Berlinguer, che aveva solidarizzato con gli studenti manganellati: "Spero venga aggredita e la polizia la ignori", lei: "Amore cristiano"

Il vescovo emerito di Chioggia don Adriano Tessarollo si mostra 'indiavolato' sui social e polemizza con Bianca Berlinguer. E lo fa dopo che quest'ultima aveva solidarizzato con gli studenti manganellati a Pisa e Firenze: "Bianca Berlinguer, giovani o ragazzi devono stare alle regole, i poliziotti fanno il loro dovere e a chi si presenta con violenza va fermato con forza se non si fermano! Ma la 'Bianca' si vede 'chi è'. Mi piacerebbe che fosse aggredita e che le forze dell'ordine si girassero dall'altra parte. La solita 'furbastra'".

Chioggia, vescovo emerito 'indiavolato' contro Bianca Berlinguer: "Spero venga aggredita e la polizia la ignori"

La colpa di Bianca Berlinguer sarebbe quella di aver solidarizzato con gli studenti che sono stati manganellati dalla polizia a Pisa e Firenze lo scorso fine settimana, durante i cortei pro-Palestina. Tessarollo, 77 anni, alla guida della diocesi veneziana dal 2009 al 2021, non è nuovo a prese di posizione social. In pensione da due anni, vive nel suo paese natale, Tezze sul Brenta. Nel suo post da una parte si mostra fedele alla linea di esponenti politici come il ministro Salvini, difendendo i poliziotti, dall'altra critica il modo in cui è stata trattata la notizia nella trasmissione "È sempre Cartabianca".

La Berlinguer replica: "Amore cristiano"

Bianca Berlinguer ha replicato, sempre via social come don Tessarollo, alle sue esternazioni: "La ringrazio per la sua testimonianza di amore cristiano".

Tutti i precedenti di don Tessarollo

Nel 2018 si era mostrato in disaccordo con la famosa copertina di Famiglia Cristiana dal titolo "Vade retro Salvini". "Io non l'avrei fatta", disse.

Nel 2019 Tessarollo aveva polemizzato l’allora ministro all’Istruzione Lorenzo Fioramonti del Movimento 5 Stelle, che si era detto favorevole alla rimozione del crocefisso dalle scuole. Monsignor Tessarollo aveva proposto di rimuovere anche il ritratto di Mattarella.

Nel 2020 aveva lanciato i suoi strali contro le discoteche e i giovani che le frequentano e sostenuto alcune iniziative imprenditoriali della Curia come antenne sul campanile del Duomo e bancomat per le offerte in chiesa. Il tutto giustificando con "ci sono le spese da pagare". 

Nel 2021, poco prima del suo pensionamento, è stato insultato per strada da un giovane tossicodipendente con offese pesanti, per le quali ha presentato denuncia.