20 Gennaio 2024
La polizia ha arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Genova, un cinquantenne pluripregiudicato di origine cilena, ritenuto responsabile del violento tentativo di rapina avvenuta in una gioielleria di via Balbi, in pieno centro, il 25 luglio 2023. Quel pomeriggio, due uomini dal volto coperto e armati di una pistola, avevano fatto irruzione nel negozio intimando al titolare di consegnare gioielli e denaro. L’uomo aveva reagito scagliandosi contro il rapinatore armato che subito ha esploso un colpo con l’arma da fuoco (solo successivamente la Scientifica ha accertato trattarsi di un colpo a salve), quindi lo aveva colpito al capo con il calcio della pistola.
Il botto e le urla del negoziante avevano attirato l’attenzione dei passanti e di altri negozianti, nonostante qualcuno avesse cercato di fermare i rapinatori questi erano fuggiti nei vicoli. Ma i “Falchi” della squadra mobile hanno avviato le indagini acquisendo e analizzando le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti. L’attività ha consentito agli investigatori di verificare come la coppia in fuga fosse giunta fino in via Gramsci, per poi scomparire dal raggio d’azione delle telecamere, proprio in concomitanza con il passaggio di un autobus diretto a Sampierdarena. Le immagini hanno immortalato i due con capi di abbigliamento cambiati e a volto scoperto, cosa che ha consentito di cogliere i dettagli poi risultati fondamentali per l’identificazione del rapinatore armato, come un vistoso tatuaggio sull’avambraccio destro con riferimenti religiosi. L’uomo, notato qualche giorno dopo, durante degli abituali pattugliamenti è stato riconosciuto proprio grazie a quel tatuaggio e alla cover del telefono.
Accompagnato in questura, nel corso degli accertamenti sull’identità, è emerso che l’uomo era ricercato fin dal 2005 perché colpito da un ordine di carcerazione emesso a seguito di una condanna a 9 anni di reclusione, per il tentato omicidio di un giovane commesso in un bar di corso Sardegna a Genova nell’aprile del 1994.
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