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Caso Soumahoro, rinviate a giudizio moglie e suocera per inchiesta cooperative migranti, evasione di 2,17 milioni

Evasione fiscale nella gestione dell'accoglienza dei migranti, Liliane Murekatete e Marie Therese Mukamitsindo andranno a processo

15 Dicembre 2023

Caso Soumahoro, rinviate a giudizio moglie e suocera per inchiesta cooperative migranti, evasione di 2.17 milioni

Aboubakar Soumahoro. Fonte: Imagoeconomica.it

Caso Soumahoro, la moglie Liliane Muraketete e la suocera Marie Therese Mukamitsindo sono state rinviate a giudizio. Il GUP di Latina ha fissato nella mattina di oggi venerdì 25 dicembre, la prossima udienza per il 24 gennaio 2024

Si tratta del primo filone dell'inchiesta che riguarda i presunti reati fiscali, nella gestione delle cooperative che si occupano di migranti. Entrambe le donne erano agli arresti domiciliari da fine ottobre del 2023, accusate di evasione fiscale. L'indagine che ha portato al processo era partita in seguito ad alcune denunce sul mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti e sulle cattive condizioni in cui sarebbero stati ospitati alcuni richiedenti asilo nelle strutture gestite dall'associazione.

Il difensore della moglie di Aboubakar Soumahoro, Liliane Murekatete, ha affermato: "Avevamo formulato delle istanze istruttorie che rinnoveremo di fronte al tribunale".

Caso Soumahoro, rinviate a giudizio moglie e suocera: prima udienza il prossimo 24 gennaio. Dovranno difendersi sulla presunta maxi-evasione fiscale

In totale, le persone rinviate a giudizio dal GUP Pierpaolo Bortone sono quattro, mentre la posizione di altri due indagati è stata stralciata e sono irreperibili. Mentre il processo inizierà il 24 gennaio 2024, davanti al giudice monocratico di Latina, Simona Sergio, per gli assenti è stata fissata un'altra data, il 26 aprile del 2024, sempre dinanzi allo stesso magistrato.

Il GIP ha quindi accolto la richiesta della Procura da parte del PM Andrea D'Angeli, dopo che le difese degli imputati avevano chiesto, tramite gli avvocati, il non luogo a procedere nei loro confronti. Murekatete e Mukamitsindo erano state già raggiunte, insieme a un altro parente, da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, nell'ambito dell'altra tranche dell'inchiesta in cui si indaga per frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale e autoriciclaggio. L'evasione fiscale presunta di tutti e sei gli imputati è pari a 2.17 milioni di euro.

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