04 Dicembre 2023
Il Giornale d'Italia ha raccolto rumors relativi al nuovo ruolo di Vannacci e a quello della magistratura. Un caso, quest'ultimo, tornato in auge proprio dopo le parole del titolare della Difesa di pochi giorni fa, che a tutti sono suonate come un campanello d'allarme.
Fonti vicino al dossier rivelano che "Il generale non andrà a fare il capo delle forze operative terrestri, va a fare il capo di Stato maggiore del comando forze operative terrestri, che ha un suo capo cioè il generale Camporeale, che dipende da un vice, Ristuccia, e da questo vice dipende Vannacci. Lui l'ha venduta come se andasse a fare chissà che cosa, è un compito adatto al suo curriculum, perché qualcosa bisognava fargliela fare in attesa che l'inchiesta vada avanti perché l'inchiesta andrà avanti. Si sta concludendo quella informale e poi...".
Rispetto a prima il ruolo sarebbe dello stesso livello: "Vista l'inchiesta non poteva esser messo nei ruoli che aveva prima e quindi doveva andare in una parte operativa. Nè retrocesso né promosso. Oltretutto andrà con un comandante tra i più duri che ci siano nelle forze armate, ha comandato la Kfor in Kosovo ed ha tenuto a bada i presidenti di Serbia e Kosovo...". "È una scelta autonoma, non politica, ma con l'esercito non corrono buoni rapporti, mandarlo lì è stato per fargli un favore".
Le informazioni raccolte da il Giornale d'Italia rivelano che la candidatura alle Europee sarebbe vicinissima: "Li si guadagna bene quindi si candiderà. Sicuramente vorrà andare lì ma non ci arriverà. Perché Salvini non lo candida? No, per altri motivi. L'inchieste nelle forze armate è tutt'altro che terminata...".
"Magistratura? Fanno delle riunioni in cui dicono 'dobbiamo combattere il governo in ogni modo'. Quando dei giudici col potere che hanno dicono quello... Chi tira le fila? Area e MD. I nomi sono i soliti, Cascini, Musolino... questi qua". Giuseppe Cascini è componente sezione disciplinare del Csm, mentre Stefano Musolino è segretario nazionale di MD. Tra gli altri esponenti sotto la lente d'ingrandimento si contano anche Eugenio Albamonte che parla al congresso di Area (componente di centro sinistra) e Nello Rossi già presidente Magistratura Democratica ed ex segretario di Anm e Csm.
Al di là di quello che ha affermato Crosetto in aula, fonti raccolte vicino ad ambienti parlamentari e governativi rivelerebbero che ci sarebbero varie riunioni di coordinamento di alcuni magistrati, ad esempio in procura a Roma dove non si indagherebbe su fatti specifici commessi ma su "obiettivi da abbattere". "Se arriveranno avvisi di garanzia non lo so, non ho idea. Metti che uno vuol fare male alla Meloni, manda l'avviso di garanzia a Fazzolari, Lollobrigida, Mantovano, Crosetto...".
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