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Taranto, direttore delle Poste Italiane spia le colleghe in bagno con una telecamera: arrestato dopo aver trovato 120mila scatti e video

L'uomo tenta di difendersi, ma le prove sono schiaccianti. Perquisizione a casa e sequestro di dispositivi informatici rivelano 120mila file compromettenti

28 Giugno 2023

Taranto, direttore delle Poste Italiane spia le colleghe in bagno con una telecamera: arrestato dopo aver trovato 120mila scatti e video

Poste Italiane (wikipedia)

Una scandalosa storia di spionaggio coinvolge l'ufficio Poste Italiane di Taranto, dove il direttore è stato arrestato dalla Guardia di Finanza. L'uomo è accusato di aver piazzato una telecamera nascosta nella toilette per spiare le sue colleghe durante le loro pause igieniche, scaricando poi le immagini su un computer personale.

La scoperta della telecamera è avvenuta a fine marzo 2022, quando una dipendente dell'ufficio postale ha notato un dispositivo sospetto nel bagno. Rimuovendo la telecamera, ha fatto una scoperta ancora più sconvolgente: un cavo collegava il dispositivo a una batteria. Insieme a una collega a cui si è confidata, ha rinvenuto una scheda di memoria contenente numerosi video compromettenti, tra cui uno che mostrava il direttore mentre installava la telecamera.

Taranto, direttore delle Poste Italiane spia le colleghe in bagno con una telecamera: arrestato dopo aver trovato 120mila scatti e video

Affrontato dal gruppo di dipendenti, il direttore ha comunque cercato di difendersi sostenendo di aver trovato casualmente la telecamera e di averla poi riposizionata per identificare appunto il responsabile. Tuttavia, le donne non hanno creduto alla sua versione e hanno prontamente denunciato il caso alle autorità finanziarie.

Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Taranto hanno portato alla richiesta di custodia cautelare, che è stata autorizzata dal giudice Francesco Maccagnano su mandato del sostituto procuratore Mariano Buccoliero della Procura di Taranto. Durante la perquisizione domiciliare, i finanzieri hanno scoperto decine di video compromettenti e ben 120mila immagini incriminanti conservate su un computer. 

Attualmente, il direttore delle Poste Italiane si trova agli arresti domiciliari, in attesa dell'interrogatorio di garanzia che farà luce su ulteriori dettagli del caso. La decisione di applicare gli arresti domiciliari è stata presa per evitare che l'uomo possa commettere ulteriori reati in luoghi pubblici o camerini di negozi.

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