26 Giugno 2023
foto @Lapresse
A Roma un tunisino di 42 anni ha accoltellato la compagna italiana incinta di 7 mesi, di dieci anni più giovane. La donna e la bimba che porta in grembo non sono fortunatamente in pericolo di vita, ma già si apre il dibattito attorno al riconoscimento giuridico della piccola e alla possibilità di accusare l’aggressore, già arrestato, di tentato duplice omicidio.
Poche settimane dopo il terribile omicidio di Giulia Tramontano e del bimbo che portava in grembo, la cronaca riporta un’altra vicenda tristemente simile. Fortunatamente, questa volta, non ci sono state vittime. Verso le 13:00 di domenica 25 giugno una donna italiana di 32 anni, le generalità non sono ancora state rese note, è stata accoltellata alla gola dal compagno, un tunisino di 42 anni. Ad aggiungere orrore alla scena, svoltasi di fronte agli occhi terrorizzati della madre di lei, il fatto che la donna sia incinta, come Giulia Tramontano, al settimo mese.
Non sono ancora chiare le motivazioni della furia dell’uomo, scatenatasi nell’appartamento in zona Due Ponti della madre della vittima, ma sembrerebbe che la causa scatenante fosse legata proprio alla bimba che la 32enne porta in grembo. Il tunisino, stando alle primissime ricostruzioni di Roma Today, avrebbe infatti cercato di accoltellare il pancione della donna, che è però riuscita a deviare i fendenti, mettendosi in posizione fetale per proteggere il grembo e, di fatto, salvare la piccola. La giovane è stata comunque raggiunta da diverse coltellate, alla tempia, all’occhio e alla gola.
Le urla provenienti dall’appartamento hanno allertato i vicini, che hanno subito contattato forze dell’ordine e soccorsi. Al loro arrivo i paramedici hanno trovato la donna in una pozza di sangue: trasportata in codice rosso al Policlinico Gemelli, i medici hanno detto che né lei né la figlia sono ora in pericolo di vita.
Finché i sanitari cercavano di salvare le due vite, la squadra mobile ha immediatamente dato il via alla caccia all’uomo, fuggito subito dopo le coltellate. Nel giro di poche ore l’aggressore è stato trovato e messo in stato di fermo: secondo gli inquirenti rischia un’accusa per tentato omicidio. Come già per Giulia Tramontano, tuttavia, si è già aperto il dibattito pubblico attorno alla definizione giuridica della piccola che la vittima portava in grembo e la possibilità che le accuse ricadano sotto l’ombrello del tentato duplice omicidio.
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