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Poliziotti arrestati a Verona, Nicolae Daju, una delle vittime: “Mi hanno detto di urinare per terra e poi mi hanno usato come straccio per pulire l’urina”

Nicolae Daju, clochard di 56 anni, è una delle presunte vittime della banda di poliziotti arrestati a Verona con le accuse di tortura. L'uomo racconta quegli attimi drammatici del 14 ottobre 2022

07 Giugno 2023

Verona, poliziotti arrestati, Nicolae Daju una delle vittime: “Mi hanno detto di urinare per terra e poi mi hanno usato come straccio per pulire l’urina, non riuscivo a reagire e poi  mi hanno colpito

Nicolae Daju - foto Nicolae Daju @facebook

 

Vive a Verona da 3 anni ed è rumeno: Nicolae Daju, 56 anni, è una delle presunte vittime dei cinque poliziotti arrestati con l’accusa di tortura.

L’uomo, un senzatetto che vive per strada nei pressi del cimitero monumentale, sarebbe uno di quelli trascinati sull’urina nelle celle di sicurezza della Questura, il 14 ottobre del 2022.

Intervistato dal quotidiano La Repubblica, ha ricostruito l’intera vicenda che lo vede coinvolto. Nicolae ha raccontato che la mattina di quel 14 ottobre si trovava al bar Primo Kilometro in zona Fiera, con un amico insieme al quale beveva un caffè.

“All’improvviso è arrivata una macchina della polizia, sono scesi due agenti e sono venuti subito da noi a chiederci i documenti”.

Verona, poliziotti arrestati: “Spray urticante in faccia senza motivo”

L’uomo a quel punto ha fornito la sua carta di identità, ma – racconta – ai poliziotti non sarebbe bastato e gli hanno chiesto di salire in macchina: “prima di farmi entrare in macchina mi hanno spruzzato in faccia lo spray urticante”. L’uomo giudica quell’atto immotivato, poiché sostiene di non aver fatto nulla e di non aver opposto resistenza.

Il peggio sarebbe poi arrivato una volta giunti in questura. Il clochard racconta quegli attimi drammatici: “uno dei poliziotti mi ha afferrato i capelli e trascinato di peso, fino a rinchiudermi in una cella con una parete trasparente”.

Nicolae Daju non avrebbe reagito perché impaurito da tutta la situazione e dagli atteggiamenti degli agenti. L’uomo racconta che aveva bisogno di andare in bagno con urgenza e di aver provato a chiederlo a uno dei poliziotti, attraverso la parete trasparente. Sempre secondo i racconti del 56enne, uno dei poliziotti avrebbe risposto che non era possibile andare in bagno e che avrebbe dovuto farla per terra.

L’uomo a quel punto ha urinato in un angolo della cella e per questo – sostiene – sarebbe stato punito.

Parla la vittima: “usato come straccio per pulire la mia urina”

“Appena ho finito di urinare, un poliziotto è entrato dentro come una furia. Mi ha spruzzato in faccia lo spray urticante ancora una volta e poi mi ha trascinato a terra sopra la pozza di urina”. Nicolae non è riuscito a ribellarsi per via del fastidio provocato dallo spray al peperoncino. Ha provato a rialzarsi e a quel punto, un altro poliziotto gli avrebbe sferrato un pugno in un fianco “all’altezza del fegato” ha precisato Nicolae.

Per questa e altre vicende sono finiti in manette cinque poliziotti che all’epoca dei fatti prestavano servizio presso le Volanti della Questura di Verona. Le accuse sono di tortura, per due di loro c’è anche l’aggravante dell’odio razziale. Secondo gli inquirenti i cinque poliziotti si accanivano su immigrati e senzatetto.

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