Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Roma, prete nigeriano accusato di molestia sessuale nel parco. Subito rilasciato per mancanza di flagranza

Si era avvicinato alla 27enne al parco e le avrebbe toccato il sedere. La donna ha allertato subito una pattuglia nei paraggi

27 Aprile 2023

Roma, prete nigeriano accusato di molestia sessuale nel parco. Subito rilasciato per mancanza di flagranza

Foto di Mike Benna su Unsplash

Una ragazza di 27 anni ha accusato un prete di origini nigeriane di averla molestata nel parco. L'uomo, arrestato poco dopo, è stato rilasciato perché manca la flagranza. La tattica raccontata dalla giovane è creativa. 

Presunta molestia al parco da parte di un prete 

La vicenda si è svolta nel parco a Tor Teste, Roma. Una donna di 27 anni si è recata da una volante della polizia raccontando di aver subito delle molestie sessuali nel parco. Narra di essere stata avvicinata da un uomo, poi identificato in Amos, un prete di 34 anni di origini nigeriane in Italia da 13 anni. 

Quest'ultimo, senza presentarsi, le avrebbe direttamente chiesto: "Come si chiama questa parte del tuo corpo?", indicandole il fondoschiena. Avrebbe ripetuto la domanda altre volte prima di procedere mettendole una mano sulla natica. La donna si è allontanata velocemente e e lui l'ha inseguita per un breve tratto. Lei allora ha raggiunto le autorità in auto. 

La Polizia ha immediatamente arrestato l'uomo. Quando gli è stato chiesto il perché dell'atto, ha risposto: "Ho pensato che non parlasse italiano e non capisse a qualche parte del corpo mi riferivo". Non è emerso perché, in qualsiasi caso, avesse bisogno di comunicarle qualcosa in merito al fondoschiena. 

Le Forze dell'Ordine non hanno convalidato l'arresto per mancanza di prove. La motivazione ufficiale è "mancanza di flagranza di reato". Non c'era nessuno nel parco in quel momento, quindi nessuna testimonianza può comprovare o smentire il racconto della ragazza.  

L’uomo, dunque, è stato rimesso in libertà, come chiesto anche dalla procura, ma dovrà lasciare l’Italia perché gli è stata respinta la domanda di asilo politico.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x