17 Aprile 2023
"False", infarcite di "errori" e "discrepanze". Sono state definite così le confessioni di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva per la strage di Erba analizzate da 12 professori universitari - esperti di rilievo a livello internazionale nei settori della psicologia, psichiatria e neurologia - a cui si è rivolta la difesa della coppia e che ha riorganizzato le conclusioni raccogliendole in un paio di sostanziose consulenze di quasi mille pagine.
La squadra di professori ha rilevato come secondo recenti studi scientifici "effettuati su oltre 375 persone (condannate e assolte in revisione, con la prova del Dna), sia stato dimostrato dimostrato incontrovertibilmente come il 25% di questi avessero, in origine, falsamente confessato. La confessione dell'innocente è pertanto - contrariamente a quello che si può ritenere - un evento relativamente frequente, così come dimostrato dagli studi sulle assoluzioni in fase di revisione".
Sono numerosi gli errori nelle testimonianze della coppia. In particolare sarebbero molti gli elementi della scena del crimine che sono risultati incongruenti (tra il 50 e il 70%).
Le "discrepanze" sarebbero emerse non solamente con riferimento alle versioni dei fatti riportate separatamente dai due coniugi, ma anche tra le ricostruzioni date dalla stessa persona in momenti diversi. Le versioni, secondo lo studio condotto dai professori, "non sono dettagliate, non sono sovrapponibili, non siano combacianti, non sono coerenti e non sono costanti e dunque hanno tutte le caratteristiche delle false confessioni".
In particolare sarebbe stata definita "incontrovertibilmente falsa" la narrazione dell'omicidio avvenuto nella casa della vicina. I due coniugi racconterebbero infatti solamente di episodi già noti agli inquirenti aggiungendo, tra l'altro, conditi da dettagli già provati come falsi. Uno su tutti il luogo dell'aggressione. Secondo la versione dei coniugi l'agguato sarebbe avvenuto sul pianerottolo e non sulla mansarda dove poi la vicina morirà.
Secondo gli esperti dunque si tratterebbe di "confessioni incentivate dall'esterno".
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