13 Marzo 2023
Fonte: Imagoeconomica
Finiti nel registro degli indagati un dipendente del Caf di Largo Scapoli, situato nella periferia Est di Roma e 130 finti aventi diritto al Reddito di cittadinanza. L'"infiltrato" del Caf proponeva agli aspiranti beneficiari moduli precompilati. In questo modo rendeva tutto più agevole e scorrevole.
Le attività investigative, svolte dalle Fiamme Gialle e coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, sono andate avanti 3 anni, dal 2019 al 2021. Hanno rilevato diverse anomalie e anche difformità nelle compilazione degli aventi diritto. Le violazioni sono emerse nel corso delle analisi della documentazione presentata grazie alla quale veniva riconosciuto il diritto al beneficio.
Presto la Guardia di finanza è arrivata al dipendente "infiltrato" del Caf, il quale era diventato un punto di riferimento per tutti coloro che volevano a vedersi riconosciuto il sostegno economico. L’indagato è stato oggetto di accertamenti. Avrebbe inoltre ricevuto anche una perquisizione domiciliare. Le fiamme gialle hanno scoperto che l'uomo aveva documentazione già compilata nelle quali risultavano false attestazioni sia in merito alle disponibilità economiche, sia in merito al numero dei componenti del nucleo familiare.
Ulteriori indagini hanno portato a scoprire che il reddito di cittadinanza era percepito non solo da gente comune, ma anche da diversi delinquenti. Constatazione che ha portato a una intensificazione degli accertamenti sui destinatari dell’agevolazione economica. Il cerchio si è stretto attorno 130 furbetti del reddito e attorno al dipendente del Caf. Il rischio per loro è una 2 ai 6 anni di reclusione.
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