Naufragio Cutro, Anm contro Piantedosi: "Non si può impedire di fuggire da guerra e miseria". 71 i morti

Dopo l'ultimo ritrovamento di un cadavere, salgono a 71 i morti del naufragio di Cutro, nella provincia di Crotone. Si esprimono in merito anche l'Associazione Nazionale dei Magistrati (Anm) e Papa Bergoglio. 

Naufragio di Cutro, nota Anm e Papa Francesco

Il dolore per la tragedia di Cutro non si spegne. Anche l'Associazione Nazionale Magistrati si aggiunge al cordoglio in una nota approvata dal Cdc: "Nessuna norma potrebbe mai imporre ad alcuno il dovere di non fuggire da Paesi dove la guerra o la miseria impediscono l’accesso a condizioni di vita dignitose". 

Le parole dell'Anc hanno tutto il sapore di una risposta alle parole del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Il 27 febbraio il titolare del Viminale dichiarò: "La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli". 

"L’Anm auspica che in qualsiasi circostanza venga sempre rispettato l’inderogabile obbligo di salvataggio, che è scolpito nella nostra Costituzione ancor prima che nelle convenzioni internazionali", si legge ancora nella nota. Specifica inoltre: "L’obbligo è inderogabile e tutti ne debbono beneficiare, a prescindere dalla concreta possibilità dei singoli di restare in seguito sul territorio italiano legittimamente".

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In queste righe l'Anm sembra rivolgersi al Governo intero e a tutti coloro che hanno commentato l'evento dicendo che l'unica opzione per evitare tragedie è regolare i flussi direttamente negli Stati di partenza. La premier Giorgia Meloni ha risposto così alle accuse di non aver voluto salvare i migranti: "In coscienza, c'è qualcuno che ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone? Vi chiedo se qualcuno pensa che se si fosse potuto salvare 60 persone, non lo avremmo fatto. Vi prego, siamo un minimo seri".

La presidente, invece, fa sue le parole di Papa Francesco: "Non si ripetano mai più simili tragedie". "Esprimo apprezzamento e gratitudine alla popolazione locale per la solidarietà e l’accoglienza verso i fratelli e le sorelle", ha detto il Santo Padre.