12 Dicembre 2022
fonte: profilo Twitter @claudiodamico72
Emergono nuovi dettagli in merito alla sparatoria di condominio andata in scena a Roma nella mattina di ieri. Il killer Claudio Campiti era infatti pronto a fuggire, e portava con se 170 pallottole ed il passaporto oltre a “6.000 euro in contanti”. Questi i dettagli forniti dalla Procura che sta lavorando sul caso della strage di Fidene, sono tre persone sono morte, "con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi".
Claudio Campiti ha aperto il fuoco ieri mattina in un locale, in via Monte Giberto, una zona nella periferia Nord della capitale, dove l'uomo secondo gli inquirenti covava “vecchie ruggini tra i condomini”. Le vittime sono tre donne, Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano. Per quest'ultima è stato riservato un pensiero da parte del premier Giorgia Meloni, sua amica che ha ricordato sui social.
"Nicoletta era una mamma protettiva un'amica sincera e discreta, una donna forte e fragile allo stesso tempo. Ma era soprattutto una professionista con un senso del dovere fuori dal comune. È stato quel senso del dovere a portarla lì, di domenica mattina, dove un uomo la aspettava per ucciderla a colpi d'arma da fuoco, insieme ad altre due donne, durante una riunione di condominio a Roma".
Ci sono anche dei feriti, una delle quali in gravi condizioni, a salvarle dal peggio la pistola che si sarebbe inceppata. Secondo il racconto di una testimone, l'uomo "è entrato nella sala, ha chiuso la porta e ha urlato vi ammazzo tutti e ha cominciato a sparare". Alla riunione stavano partecipando circa 30 persone, era stata presa in affitto la sala di un bar di via Monte Giberto. L'uomo avrebbe sparato subito ai dirigenti del consorzio che amministrava il condominio.
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