17 Settembre 2022
Giuliano de Seta, questo è il nome dello studente di 18 anni, morto durante le ore di alternanza scuola lavoro. Svolgeva uno stage venerdì pomeriggio, lo studente abitava a Ceggia (Venezia). Il giovane frequentava la classe quinta di un istituto tecnico a Portogruaro, stava portando avanti dal 5 settembre un progetto di alternanza scuola-lavoro alla Bc Service di via Volta a Noventa di Piave (Venezia), che si trova a dieci minuti da casa.
Verso le 17, mentre il ragazzo era alle prese con un macchinario, una barra metallica si sarebbe staccata finendogli addosso. Inutili i soccorsi dei colleghi e quelli dei sanitari arrivati poco dopo: i soccorsi del Suem lo hanno dichiarato morto. Sul posto i soccorsi del Suem, i carabinieri della compagnia di San Donà di Piave, lo Spisal e anche i vigili del fuoco. Inutile la corsa in ospedale, lo stagista non si è salvato.
Tutti ricordano ancora la morte di Lorenzo Parrelli, in Friuli, morto in un incidente sul lavoro in Friuli, a Lauzacco. Era il 2021 e da allora non è cambiato molto. L'alternanza scuola lavoro continua a mietere vittime. All'epoca, Lorenzo stava svolgendo un intervento di carpenteria metallica in un’azienda meccanica, la Burimec, una putrella gli era caduta addosso, uccidendolo.
Quest’anno a febbraio a Monte Urano (Fermo) Giuseppe Lenoci, 16 anni, morì in un incidente stradale mentre era a bordo del furgone aziendale.
Il primo politico a parlare del fatto successo a Noventa di Piave è stato il segretario dem Enrico Letta ha affidato le sue dichiarazioni in un post su twitter: "Morire sul lavoro a diciotto anni per uno stage. Quella di Portogruaro (Noventa di Piave, a Portogruaro c'è la sede dell’istituto tecnico, ndr) è una tragedia che lascia attoniti, agghiacciati. Non può succedere. Non deve succedere".
La Rete degli Studenti medi in un comunicato ricorda: "Chiedevamo di abolire i Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, ndr) e riformare il rapporto tra scuola e lavoro, costruendo tirocini in luoghi di lavoro sicuri. Nulla è stato fatto e oggi ci troviamo di nuovo di fronte ad un terribile incidente. Si deve agire subito, non è scuola un luogo che può far morire i nostri coetanei. Il ministero convochi d’urgenza un tavolo con i sindacati studenteschi".
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