13 Luglio 2022
Il "troppo stroppia" diceva un antico detto e infatti c'è chi, nel Regno Unito, ha deciso di assumere altissime dosi di vitamina d, circa 400 volte la dose consigliata. Il fatto è avvenuto all'ospedale William Harvey nell'east Kent inglese.
A quanto pare l'uomo si è dotato di altissime dosi di vitamina D per curare i problemi di tubercolosi, meningite batterica, sinusite cronica sulla base di un nutrizionista interpellato che aveva consigliato un mix di 150.000 unità di vitamina D, vitamina k 200 mg, vitamina c, vitamina B9 1000 mg, vitamina B2, vitamina b6,8 Omega 3 2.000 mg e un mix di altre vitamine, minerali periodici e cloruro di sodio.
La vitamina D protegge il sistema immunitario e l'organismo perché agisce da immunostimolante in tempi di pandemia ha conosciuto un grande successo perché le sue doti sono state riscoperte anche dalla popolazione meno salutista. È vero infatti che la vitamina D agisce come ormone ed è in grado di comunicare al sistema immunitario la necessità di proteggere l'organismo. Da quando però è scoppiata la pandemia le intossicazioni di questa vitamina sono in aumento.
I sintomi da intossicazione di vitamina D sono vomito incessante, nausea, crampi alle gambe, dolore addominale, diarrea, sete incessante, acufeni e secchezza nelle fauci. Si tratta di sintomi da disidratazione acuta che possono durare anche mesi. L'uomo che ha assunto 400 volte la dose consigliata di vitamina d ha perso 13 kg e i suoi regni sono andati in forte sofferenza.
I test hanno immediatamente evidenziato che il paziente aveva altissime dosi di vitamina D nel sangue e quindi era andato incontro ai sintomi dell'ipervitaminosi che potrebbe addirittura essere fatale.
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