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Chi ha ucciso Aldo Moro, come è morto

Il 9 maggio 1978 Aldo Moro è stato ucciso: ripercorriamo le tappe del suo rapimento e dell'assassinio

09 Maggio 2022

Chi ha ucciso Aldo Moro, come è morto

Aldo Moro è stato assassinato il 9 maggio 1978: scopriamo chi lo ha ucciso e come è morto il politico. Ripercorriamo le tappe di quel drammatico periodo, dal rapimento alla morte. All'anagrafe Aldo Romeo Luigi Moro, oltre ad essere un politico, era un apprezzato giurista e accademico italiano. Fu tra i fondatori della Democrazia Cristiana di cui divenne presidente nel 1976. Fu anche Ministro della Giustizia, della Pubblica istruzione e per quattro volte Ministro degli Esteri. Inoltre è stato uno dei quattro Presidenti del Consiglio dei Ministri ad aver ricoperto questa carica per un periodo cumulativo maggiore di cinque anni. Gli altri sono stati Alcide De Gasperi, Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi. Assunse la carica di premier per cinque volte consecutive.

Fu rapito il 16 marzo 1978 e assassinato il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse.

Chi ha ucciso Aldo Moro e come è morto: il rapimento

Aldo Moro è stato rapito la mattina del 16 marzo 1978. Il nuovo governo guidato da Giulio Andreotti stava per essere presentato in Parlamento per ottenere la fiducia. Proprio quel giorno, l'auto che trasportava Aldo Moro dalla sua abitazione alla Camera dei deputati fu bloccata in via Mario Fani a Roma da un nucleo armato delle Brigate Rosse. I brigatisti uccisero i due carabinieri a bordo dell'auto di Moro (Oreste Leonardi e Domenico Ricci) e i tre poliziotti che viaggiavano sull'auto di scorta (Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi). Poi sequestrarono il politico.

La notizia dell'agguato si diffuse subito e sconvolse il Paese. Diverse attività quotidiane furono immediatamente sospese. I negozi chiusero, gli studenti delle scuole uscirono dalle aule e si riunirono in assemblee. In tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche andarono in onda notiziari in edizione straordinaria. L'agguato e il rapimento furono rivendicati alle ore 10:10 con una telefonata di Valerio Morucci all'agenzia ANSA: "Questa mattina abbiamo sequestrato il presidente della Democrazia cristiana Moro ed eliminato la sua guardia del corpo, teste di cuoio di Cossiga. Seguirà comunicato. Firmato Brigate Rosse".

Come è morto Aldo Moro: l'assassinio

Il 9 maggio, dopo 55 giorni di detenzione, il presidente di Democrazia Cristiana fu assassinato per mano di Mario Moretti, con la complicità di Germano Maccari. Per molti anni però, fino alla confessione di Moretti, si pensò che a sparare fosse stato Prospero Gallinari. Il cadavere fu ritrovato il giorno stesso in una Renault 4 rossa in via Michelangelo Caetani, in pieno centro a Roma.

Dopo oltre dieci anni alcuni brigatisti raccontarono che Aldo Moro fu fatto alzare alle 6:00 del mattino con la scusa di essere trasferito in un altro covo. Franco Bonisoli invece raccontò che fu fatto credere al politico di esser stato graziato. La bugia gli fu detta per "non farlo soffrire inutilmente". Venne poi infilato in una cesta di vimini e portato nel garage del covo di via Montalcini. Fu fatto entrare nel portabagagli di una vettura rubata alcuni mesi prima, una Renault 4 rossa. Venne poi coperto con un lenzuolo rosso. A quel punto Mario Moretti sparò alcuni colpi con una pistola Walther PPK calibro 9 mm x 17 corto. L'arma però si inceppò e Moretti usò una mitragliatrice Samopal Vzor.61. Con questa sparò 11 colpi che perforarono i polmoni di Moro uccidendolo.

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