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Covid, il Dott. Jay Bhattacharya: "Gestione della pandemia catastrofica. Anthony Fauci dovrebbe essere sostituito"

Intervista al Dott. Jay Bhattacharya, autore della Great Barrington Declaration

04 Maggio 2022

Intervista al Dott. Jay Bhattacharya, autore della Great Barrington Declaration

In una recente lunga intervista (più di un’ora) che circola da qualche giorno sul web, il Dott. Jay Bhattacharya, uno dei tre estensori della Great Barrington Declaration (oggi firmata da oltre 929.000 operatori sanitari, qui di seguito), ha definito la gestione della pandemia a livello mondiale “catastrofica”.
Dopo aver ribadito la fondatezza scientifica di quanto affermato nella Dichiarazione, ha fatto il punto della situazione a distanza di un anno e mezzo.
“Ci sono due aspetti scientifici da tenere presenti quando parliamo di COVID-19. Ogni 7 anni di età, si raddoppia il rischio di gravi complicazioni. I minori hanno un rischio di morte quasi nullo, come confermato da tutti gli studi scientifici. In Svezia, dove le scuole sono rimaste aperte, non vi è stato alcun decesso tra gli studenti né tantomeno si è osservato un incremento dei casi tra il corpo insegnante”.
A suo giudizio, i lockdown hanno avuto un impatto devastante non soltanto sull’economia, ma anche sulla salute pubblica. All’inizio della pandemia, Anthony Fauci convinse il mondo che i lockdown sul modello cinese avrebbero arrestato la diffusione della pandemia. La realtà ha confermato che i lockdown non possono arrestare un virus respiratorio. Le ulteriori misure adottate in alcuni Paesi, come i pass vaccinali, si sono rivelate del tutto inutili.
Anthony Fauci si è comportato come un bullo, non ha nemmeno risparmiato attacchi personali contro gli scienziati che criticavano la sua strategia. Ha imposto i lockdown e ha difeso questa strategia anche quando era già evidente il suo totale fallimento.
“Il COVID-19 è una grave patologia. Senza i vaccini, il numero dei decessi sarebbe stato ugualmente molto elevato”.
A una precisa domanda, il Dott. Jay Bhattacharya risponde di essere a favore dei vaccini, anche se “la protezione garantita dai vaccini ha una durata limitata”.
"Anthony Fauci ha commesso un secondo errore – dopo quello di confidare nei lockdown – quando ha creduto che le vaccinazioni di massa avrebbero arrestato i contagi. Per questo si può affermare che la sua gestione della pandemia sia stata “catastrofica”. Le bugie della FDA e della CDC hanno fatto perdere credibilità a queste istituzioni. I responsabili dovrebbero essere sostituiti, per ripristinarne la credibilità.
Sono contrario all’obbligo vaccinale, non in generale, ma in particolare. In questo contesto particolare, abbiamo un vaccino che non impedisce la diffusione del contagio.
Vaccinarsi o meno deve essere una decisione individuale, non della collettività. Io ho fatto due dosi, poi ho contratto la malattia. I passaporti vaccinali sono un controsenso, perché conferiscono una “patente di immunità” a persone che al contrario possono infettare e infettarsi".
In sintesi, le affermazioni del Dott. Jay Bhattacharya confermano ciò che anche in Italia tutti abbiamo osservato. A distanza di quasi due anni e mezzo dall’inizio della pandemia, le misure adottate dal Ministro Speranza si sono dimostrate catastrofiche, ma da parte sua non vi è stata alcuna ammissione di colpa.
Alcune misure – come la raccomandazione “vigile attesa e tachipirina” – hanno causato morti che potevano essere evitate.
Dov’è l’opposizione parlamentare? Dov’è la magistratura inquirente?
“Andrà tutto bene” si è rivelata una macabra iattura: tutto è andato male. Abbiamo avuto il tasso di letalità più alto al mondo, l’economia è in ginocchio, abbiamo subito la violazione di diritti umani e costituzionali (il diritto al lavoro, allo studio, alla vita di relazione, alla libertà di movimento eccetera eccetera).
Ciò nonostante, grazie alla più grande campagna di mistificazione della storia, la maggior parte degli italiani è ancora inerte, passivamente docile, gregge di sonnambuli che ciondola tra i banchi del supermercato indossando la mascherina, che ci resta male ora che non può esibire il proprio Green Pass (attestazione di fede nella scienza, nel progresso, nella vita!).
Con questo materiale umano, c’è poco da essere ottimisti: tutto sta andando di male in peggio!

THE GREAT BARRINGTON DECLARATION
In qualità di epidemiologi delle malattie infettive e di scienziati della salute pubblica, siamo molto preoccupati per gli effetti dannosi sulla salute fisica e mentale causati dalle politiche adottate dai Governi in materia di COVID-19, e raccomandiamo un approccio che chiamiamo “Protezione Focalizzata” (Focused Protection).
Provenendo da diverse parti del mondo e sia da destra che da sinistra del panorama politico, come epidemiologi abbiamo dedicato la nostra carriera alla protezione delle persone. Le attuali politiche di blocco stanno producendo effetti devastanti sulla salute pubblica, a breve e lungo periodo. I risultati (solo per citarne alcuni) includono tassi di vaccinazione infantile più bassi, peggioramento degli esiti delle malattie cardiovascolari, meno screening per il cancro e deterioramento della salute mentale – con la conseguenza che questo porterà negli anni a venire a un aumento della mortalità, con la classe operaia e i membri più giovani della società che ne soffriranno il peso maggiore.
Tenere gli studenti fuori dalle scuole è una grave ingiustizia.
Mantenere queste misure fino a quando non sarà disponibile un vaccino, causerà danni irreparabili con conseguenze sproporzionate per i meno fortunati.
Con il passare del tempo, la nostra comprensione del virus sta crescendo. Sappiamo che l’incidenza della mortalità da COVID-19 è più di mille volte superiore negli anziani e nei malati rispetto ai giovani. Infatti, per i bambini, COVID-19 è meno pericoloso di molte altre patologie, tra cui l’influenza.
Con l’aumento dell’immunità nella popolazione, il rischio di infezione per tutti, compresi i più vulnerabili, diminuisce. Sappiamo che tutte le popolazioni alla fine raggiungeranno l’immunità di gregge – cioè il punto in cui il tasso di nuove infezioni diventerà stabile – e che questa immunità può essere aiutata (ma non dipende) da un vaccino. Il nostro obiettivo dovrebbe quindi essere quello di ridurre al minimo la mortalità e i danni sociali fino a raggiungere l’immunità di gregge.
L’approccio più umano, che bilancia i rischi e i benefici nel raggiungimento dell’immunità di gregge, è quello di permettere a coloro che sono a minimo rischio di morte di vivere normalmente la loro vita per costruire l’immunità al virus attraverso l’infezione naturale, proteggendo al meglio coloro che sono a più alto rischio. Noi chiamiamo questa strategia “Protezione Focalizzata”.
L’adozione di misure per proteggere le persone vulnerabili dovrebbe essere l’obiettivo centrale delle risposte di salute pubblica a COVID-19. A titolo di esempio, le case di cura dovrebbero utilizzare personale con immunità acquisita ed eseguire frequenti test sul resto del personale e su tutti i visitatori. La rotazione del personale dovrebbe essere ridotta al minimo. I pensionati che vivono in casa dovrebbero farsi consegnare a domicilio generi alimentari e altri beni di prima necessità. Quando possibile, dovrebbero incontrare i familiari all’esterno piuttosto che all’interno. Un elenco completo e dettagliato di misure, compresi gli approcci alle famiglie multigenerazionali, può essere implementato ed è alla portata e delle capacità di tutti i professionisti della sanità pubblica.
A coloro che non sono vulnerabili dovrebbe essere immediatamente consentito di riprendere la vita come normale. Semplici misure igieniche, come il lavaggio delle mani e la permanenza a casa quando si è malati, dovrebbero essere praticate da tutti per abbassare la soglia di immunità di gregge. Le scuole e le università dovrebbero essere aperte all’insegnamento
in presenza. Le attività extrascolastiche, come lo sport, dovrebbero essere riprese. I giovani adulti a basso rischio dovrebbero lavorare normalmente, piuttosto che da casa. Dovrebbero essere aperti i ristoranti e le altre attività commerciali. Arte, musica, sport e tutte attività culturali dovrebbero riprendere normalmente.
Le persone più a rischio possono partecipare se lo desiderano, mentre la società nel suo insieme gode della protezione conferita ai più vulnerabili da coloro che hanno costruito l’immunità di gregge.
Questa dichiarazione è stata redatta e firmata a Great Barrington, negli Stati Uniti d’America il 4 ottobre 2020, da parte di:
Dott. Martin Kulldorff, professore di medicina all’Università di Harvard, biostatistico ed epidemiologo con esperienza nell’individuazione e nel monitoraggio delle epidemie di malattie infettive e nella valutazione della sicurezza dei vaccini.
Dott. Sunetra Gupta, professore all’Università di Oxford, epidemiologo con esperienza in immunologia, sviluppo di vaccini e modellazione matematica delle malattie infettive.
Dott. Jay Bhattacharya, professore alla Stanford University Medical School, medico, epidemiologo, economista sanitario ed esperto di politica sanitaria pubblica, con particolare attenzione alle malattie infettive e alle popolazioni vulnerabili.

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