29 Aprile 2022
Non si fermano gli incidenti sul lavoro, l'ultimo andato in scena a Milano. Nella città lombarda per la precisione a Gorgonzola questa mattina venerdì 29 aprile, un operaio di 58 anni è rimasto intrappolato in un tornio industriale nella sede dell'Elettromeccanica Bonato, in via Rosa Luxemburg. L'uomo è morto senza che i soccorsi sanitari arrivati sul posto potessero fare qualcosa: troppo gravi le ferite riportate. L'incidente arriva dopo la notizia dell'operaio tragicamente morto alla Farnesina dopo essere caduto in un vano ascensore e dopo la notizia del 55enne rimasto folgorato mentre lavorava allo scalo ferroviario sempre nella Capitale. L'Inail riflette: "Nei primi tre mesi del 2022 saliti del 50%". Episodi gravi, che le parole dello Stato non possono bastare a fermare.
Ennesimo incidente mortale sul lavoro: la vittima è un operaio italiano di 58 anni. L'incidente si è consumato qualche attimo prima delle 11. Per l'uomo non c'è stato niente da fare nonostante l'arrivo del personale del 118 e resta decifrare la dinamica dell'infortunio. A chiamare i soccorsi sono stai i suoi colleghi. Un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo sarà aperto mentre la procura di Milano disporrà l'autopsia.
L'Elettromeccanica Bonato si occupa da 50 anni di riparazione, riavvolgimento e manutenzione di motori elettrici. Come avviene in questi casi verrano sentiti i titolari dell'azienda, situata in via Luxemburg. Dal 1985 inoltre, la ditta è centro riparatore autorizzato per il colosso Siemens per l'Italia.
La giornata si era aperta con Mattarella in visita alla scuola di Lorenzo Parelli, il giovane morto durante uno stage. Il Capo dello Stato dopo aver fatto il suo solito simposio sulla resistenza degli ucraini aveva riferito: "La sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto, una necessità, assicurarla un dovere inderogabile. Questa esigenza fondamentale sarà al centro della cerimonia di dopodomani, Primo Maggio, al Quirinale". "Anticipiamo la celebrazione della Giornata del Lavoro, in omaggio a Lorenzo e a tutti coloro che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, affinché si manifesti con piena chiarezza che non si tratta di una ricorrenza rituale o astratta ma di un'occasione di richiamo e riflessione".
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