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Covid, confusione sui numeri nel nuovo report Iss: "8 milioni di casi evitati grazia al vaccino", ma come sono stati calcolati? Dubbi anche sul numero dei decessi evitati: 80 o 150 mila?

Il report pubblicato dall'Istituto Superiore della Sanità annuncia che con la vaccinazione sono stati evitati 8 milioni di casi e 150 mila morti

13 Aprile 2022

Covid, report Iss: "Evitati 150mila morti grazie ai vaccini". Ma non erano 80mila? Confusione sui numeri

"La campagna vaccinale contro il COVID-19 in Italia ha permesso di evitare circa 8 milioni di casi, oltre 500.000 ospedalizzazioni, oltre 55.000 ricoveri in terapia intensiva e circa 150.000 decessi". Così cita l'inizio del report Iss pubblicato dal Ministero della Salute in date 13 aprile 2022. La stima si riferisce al periodo tra il 27 dicembre 2020, data di inizio della campagna vaccinale, e il 31 gennaio 2022 ed è riportata nel rapporto “Infezioni da SARS-CoV-2, ricoveri e decessi associati a COVID-19 direttamente evitati dalla vaccinazione”. Il report arriva il giorno dopo il via libera alla quarta dose o secondo richiamo per gli over 80 e le persone immunocompromesse e i residente delle Rsa... Coincidenze?

Numeri importanti quelli emersi dal resoconto pubblicato, ma che lasciano perplessi. Quali dati sono stati presi in considerazione? Una cosa è certa, questi numeri sollevano qualche perplessità. Solo un mese fa lo stesso Mario Draghi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto legge riaperture, aveva dichiarato: “Grazie ai vaccini sono stati evitati quasi 80mila decessi in più in Italia nel solo 2021. Anche questa è una lezione straordinaria. Le decisioni sono state prese sulla base della scienza e la pandemia è superata sulla base dei vaccini. Tanta gente non è morta perché è stata vaccinata”.

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Il calcolo è stato fatto con una metodologia, inizialmente sviluppata per i vaccini antinfluenzali ma già applicata in altri paesi per studi relativi a SARS-CoV-2, che utilizza i dati della Sorveglianza Integrata e dell’anagrafe nazionale vaccini del ministero della Salute. Questo approccio si basa sull'idea che l'impatto settimanale della vaccinazione sugli eventi studiati (casi notificati COVID-19, ricoveri, ricoveri in terapia intensiva e decessi) può essere stimato combinando l’efficacia vaccinale verso l'evento di interesse, la copertura vaccinale settimanale e il numero settimanale di eventi osservati. Questa stima è detta diretta in quanto non considera il possibile impatto indiretto della stessa vaccinazione sulla popolazione non vaccinata (ad esempio: le infezioni evitate tra i vaccinati potrebbero aver contenuto la trasmissibilità complessiva osservata in Italia).

Ecco alcuni dei risultati principali:

- Dall’inizio della campagna vaccinale al 31 dicembre 2021, si stima che siano stati evitati, grazie alla vaccinazione, un totale di 2.8 milioni di casi (range 2.8 mln-3.4 mln), 290mila ospedalizzazioni (218mila-400mila), 38mila ricoveri in terapia intensiva (27mila-54mila) e 78mila decessi (54mila-114mila). Queste cifre rappresentano rispettivamente il 43%, il 58%, il 57% e il 64% degli eventi attesi (cioè quelli osservati più quelli evitati)

- Solo nel mese di gennaio 2022, caratterizzato dalla predominanza della variante Omicron, altamente diffusiva, in cui sono state osservate un totale di 4.3 milioni di diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, la vaccinazione ha permesso di evitare un totale di 5.2 milioni di casi di infezione (range 4.3 mln-6,4 mln), 228mila ospedalizzazioni (161mila-384mila), 19mila ricoveri in terapia intensiva (13mila-31mila) e 74mila decessi (48mila-130mila). Queste cifre rappresentano rispettivamente il 55%, l’83%, l’86% e l’87% degli eventi attesi a gennaio 2022;

- Il 72% dei decessi complessivi è stato evitato per le persone di età pari o superiore a 80 anni, il 19% nella fascia 70-79, il 7% nella fascia 60-69 e il 3% sotto i 60 anni;

- La distribuzione degli eventi evitati non è stata omogenea durante il periodo studiato. Nella prima metà del 2021, dovuto alla bassa copertura vaccinale, il numero di eventi evitati è stato limitato. Invece, durante la seconda metà del 2021 e durante gennaio 2022 si stima che la vaccinazione ha evitato più della metà degli eventi attesi.

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