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Antonio Staglianò, chi è il vescovo di Noto che ha detto che Babbo Natale non esiste

Vescovo di Noto dal 2009, Mons Antonio Staglianò è molto conosciuto e amato nel Sud Italia. Attento religioso sin da quando era bambino, nel corso della sua carriera, ha ricevuto molti riconoscimenti e non solo

10 Dicembre 2021

Antonio Staglianò, chi è il vescovo di Noto che ha detto che Babbo Natale non esiste

Fonte: pagina Facebook Antonio Staglianò

Tutto sul Monsignor Antonio Staglianò, il vescovo di Noto che ha detto ai bambini della sua parrocchia che Babbo Natale non esiste. Su di lui si è scatenata una vera e propria bufera dopo le parole choc pronunciate alla conclusione del Festival delle Arti effimere, svoltosi nella prima metà di dicembre 2021 nella bellissima cittadina siciliana. "Babbo Natale non esiste, anzi aggiungo che il rosso del vestito che indossa è stato scelto dalla Coca Cola esclusivamente per fini pubblicitari". Una frase, quella del vescovo, che ha infranto i sogni di migliaia di bambini. Eppure, proprio in chiesa a contatto con i più piccoli, Antonio Staglianò c'è da tanti anni. Nessuno si sarebbe aspettato proprio da lui una rivelazione simile.

"Con tutto il rispetto per la casa produttrice della Coca Cola, che si è inventata Babbo Natale, il compito del vescovo è annunciare la carità evangelica, anche attraverso questi simboli della cultura popolare. È una via per fare poptheology e recuperare il senso vero della tradizione cristiana del Natale. Per il resto – ha concluso il vescovo – i bimbi sanno che Babbo Natale è papà o lo zio. Quindi nessun sogno infranto".

Chi è Don Antonio Staglianò: biografia e carriera

Classe 1959, Don Antonio Staglianò è nato a Capo Rizzuto il 14 giugno e oggi è, a tutti gli effetti, un vescovo cattolico italiano. Attualmente la sua città è quella di Noto, in Sicilia, dove da tempo predica e tiene la messa ogni domenica. Antonio aveva capito sin da piccolo quello che voleva diventare da grande, tant'è che da ragazzo ha frequentato le scuole medie al Seminario di Crotone e poi liceo Tommaso Campanella di Reggio Calabria. Dopo il diploma è entrato nell'Arcidiocesi di Milano. È diventato poi sacerdote il 20 ottobre 1984 e incardinato nell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, nella sua amata Calabria. Ma i suoi studi non sono finiti qui. Nel 1986 Staglianò ha ottenuto dalla Pontificia Università Gregoriana l'ambito dottorato in Teologia Fondamentale.

Dopo quel momento la sua carriera religiosa è stata tutta in salita. Il vescovo è anche, tra le altre cose, giornalista pubblicista. Negli anni infatti Antonio Staglianò ha ricoperto diversi incarichi, tutti molto importanti:

  • Assistente diocesano della FUCI
  • Vicario parrocchiale in diverse chiese italiane 
  • Membro del Consiglio nazionale dell’Associazione Teologica Italiana
  • Assistente Spirituale dell’Ordo Virginum
  • Membro del Consiglio Presbiterale, Direttore Diocesano degli Uffici Catechistico, Cultura, Scuola e Pastorale della Scuola
  • Professore alla Pontificia Università Gregoriana
  • Teologo consulente del Servizio nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per il progetto culturale
  • Vicario episcopale per la Cultura
  • Direttore della Rivista di Scienze teologiche Vivarium

Ha scritto anche numerose monografie filosofico-teologiche e teologico-pastorali.

Vescovo di Noto

Era il 22 gennaio del 2009 quando Antonio Staglianò diventò vescovo di Noto. Fu lui l'eletto successore di Mariano Crociata. Ha fatto il suo ingresso ufficiale in diocesi in primavera, precisamente il 2 aprile di quello stesso anno. Si trova lì quindi da ben 12 anni e nella parrocchia siciliana è molto conosciuto e amato. Le sue dichiarazioni ai bambini su Babbo Natale continuano però a far discutere. "Com'è possibile che proprio lui abbia detto una cosa del genere ai nostri figli?", si chiedono le mamme e i papà che hanno assistito alla scena. 

Riconoscimenti

Il vescovo, nel corso della sua lunga e ammirevole esperienza, si è guadagnato riconoscimenti davvero speciali. Uno tra i più importanti è quello ricevuto direttamente da Papa Benedetto XVI, che lo ha nominato "Adiutor secretarii specialis" alla XI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Assemblea che si è tenuta a Roma nell'ottobre 2005. Il tema era: "L’Eucarestia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa". Ma non è finita qui. Ad omaggiarlo ci ha pensato anche la bellissima città di Chiaravalle conferendogli nel 2010 la cittadinanza onoraria.

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