13 Ottobre 2021
Emergono i primi dettagli sull'indagine intorno all'assalto alla sede Cgil di sabato 9 ottobre, che rivelano alcuni retroscena prima dell'attacco del leader di Forza nuova Giuliano Castellino. Secondo alcuni testimoni il militante avrebbe avvicinato la Polizia minacciando: "Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi".
La manifestazione No Green pass a Roma è degenerata nel caos dopo che alcuni violenti hanno preso l'iniziativa di attaccare la sede Cgil. Guidati dal leader di Forza nuova Giuliano Castellino, il corteo è stato radunato in Piazza del Popolo, per poi proseguire unito contro il cordone della Polizia.
E proprio in faccia agli agenti il militante, da tempo noto alle Forze dell'ordine e sotto Daspo, avrebbe detto: "Portatece da Landini o lo andiamo a prendere noi". Si tratta di uno dei tanti dettagli che fanno luce sulla dinamica dell'evento, che ha portato a una vera e propria carica di manifestanti legati a Forza nuova contro la sede nazionale del sindacato in via Italia. Dettagli su cui ora dovrà fare luce il Gip di Roma, che si occupa di approfondire, ed eventualmente convalidare, le accuse contro le persone arrestate. Tra di loro c'è lo stesso Castellino che non solo ora rischia il carcere, ma potrebbe veder sciolto definitivamente il suo partito previa iniziativa del Governo.
Nel provvedimento reso pubblico dal Gip di Roma si legge anche che "nonostante i tentativi di mediazione posti in essere dalla polizia con le tre persone che si erano poste alla testa del corteo, Luigi Aronica, Roberto Fiore e Castellino, i manifestanti proseguivano la marcia opponendo una violenta resistenza nei confronti degli operanti che avevano attivato una carica di alleggerimento".
La ricostruzione del Gip di Roma cerca, inoltre, di fare luce sugli avvenimenti che hanno preceduto l'assalto alla sede nazionale del sindacato. "Giunti presso la sede della Cgil, Castellino si rivolgeva ad un funzionario di polizia posto a protezione della sede, dicendogli: ’lasciatece passà, dovemo entrà’. Nonostante i tentativi degli agenti di fare desistere il gruppo, Castellino si rivolgeva alla folla incitandola con gesti inequivocabili a dirigersi verso la sede sindacale", si legge nel fascicolo delle indagini. "Al fine di raggiungere lo scopo i manifestanti ponevano in essere atti di violenza e aggressione nei confronti degli agenti di polizia".
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