10 Giugno 2021
Fonte: Facebook profilo Augusto Minzolini
Augusto Minzolini sarà il nuovo direttore de Il Giornale, appena rimasto "orfano" di Alessandro Sallusti passato a Libero, dove ha ritrovato Vittorio Feltri e Pietro Senaldi, come aveva anticipato Il giornale d'Italia. Inoltre, da quanto si è appreso da fonti di corridoio, Marina Berlusconi avrebbe scelto Minzolini dopo che sono sfumate le ipotesi "interne", quelle cioè che vedevano alla nuova direzione del quotidiano qualcuno che aveva lavorato fianco a fianco con lo stesso Sallusti negli ultimi anni.
Nome di spessore, quello di Minzolini, già direttore del TG1 dal 9 giugno 2009 al 13 dicembre 2011, ora avrà il compito, non facile per la verità, di ereditare il pesante "trono" di Alessandro Sallusti. Sempre a quanto è venuto a sapere Il Giornale d'Italia, le alternative sarebbero state Giuseppe Di Corato, che però è appena passato a Sky e, tra gli altri, anche Nicola Porro, soluzione interna in quanto attuale vicedirettore de Il Giornale.
Eppure, da quanto trapela, Marina Berlusconi non ha mai avuto dubbi su Minzolini, che era la sua prima scelta per il dopo Sallusti, anche perché ben introdotto nei Palazzi Romani. L'ex Senatore di Forza Italia non ha ancora firmato il contratto, ma ormai dovrebbe essere solo questione di ore.
A quanto è venuto a sapere ancora Il Giornale d'Italia, gli obiettivi di Augusto Minzolini, colui che avrà il difficile compito di raccogliere il pesante testimone lasciato cadere da Alessandro Sallusti, sono molteplici.
Innanzitutto avrà il compito di risollevare le vendite delle copie in edicola de Il Giornale, attestate adesso poco sopra alle 30 mila al giorno. Questo in una situazione in cui i giornali di Centrodestra (Il Giornale, Libero e La Verità) esprimono un numero di copie totale di circa 110mila, sempre al giorno. Compito dunque difficile, quello del nuovo direttore, visto il limitato bacino di lettori. Il secondo obiettivo sarà poi quello di creare maggiori sinergie tra il vecchio giornale cartaceo e il giornale online, indispensabile nella nuova era digitale.
Minzolini ha iniziato a lavorare come giornalista nel 1977. Ha svolto il praticantato all'agenzia di stampa Asca ed è diventato giornalista professionista nel 1980. Nel 1985 è diventato poi collaboratore del settimanale Panorama, che lo ha assunto due anni più tardi. Nel 1990 è stato assunto alla Stampa diretta da Paolo Mieli; due anni dopo il successore Ezio Mauro lo nomina inviato. Carlo Rossella lo promuove editorialista nel 1997.
Nel 1997 Minzolini rivelò su La Stampa, lasciando spiazzate le altre testate, l'accordo per eleggere Massimo D'Alema alla presidenza della Commissione bicamerale per le riforme costituzionali. Nello stesso anno fu l'unico a scoprire il luogo della cena nella quale Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Massimo D'Alema e Franco Marini siglarono il patto della crostata sulle riforme della Costituzione.
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