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Italia zona gialla, Speranza: "Dobbiamo continuare su questa strada"

Il ministro della Salute: "Risultato delle misure adottate finora, del comportamento corretto delle persone e della vaccinazione"

21 Maggio 2021

Italia zona gialla, Speranza: "Dobbiamo continuare su questa strada"

Fonte: lapresse.it

Tutta Italia è ufficialmente entrata in zona gialla. Ad annunciarlo su Facebook è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza. "Con il monitoraggio e le conseguenti ordinanze di oggi - ha scritto Speranza - l'Italia sarà tutta in area gialla". "Il risultato", continua, è merito "delle misure adottate finora, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione. Continuiamo su questa strada con fiducia, prudenza e gradualità".

Italia zona gialla, Speranza: "Dobbiamo continuare su questa strada"

L'indice Rt, complice anche la bella stagione, è ora sceso a 0.78. La scorsa settimana era 0.86. La notizia è stata data dall'Adnkronos Salute, dopo averla appresa dalla riunione della Cabina di regia Istituto superiore di sanità-ministero della Salute sui contagi da Covid 19. "Questa settimana accelera ancora il calo dell'incidenza", pari a "73 per 100mila abitanti (10-16 maggio) vs 103 per 100mila (3-9 maggio), dati del flusso dell'Iss", quanto emerge dalla bozza del report Iss-ministero della Salute sul monitoraggio dei dati Covid relativi alla settimana dal 10 al 16 maggio.

Tutte le Regioni e Province autonome "hanno un Rt medio inferiore a 1, e quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 1". Per questo motivo sono state "classificate a rischio basso". Questa settimana, inoltre, "nessuna Regione o Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica".

Infine il documento comunica: "Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica (19%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.056 (11 maggio) a 1.689 (18 maggio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (19%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 14.937 (11 maggio) a 11.539 (18 maggio)".

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