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Giovedì Santo: significato, liturgia e lavanda dei piedi

Dall'ultima cena, alle messe straordinarie, fino alla Domenica di Pasqua: ecco come e cosa si celebra oggi in Italia e non solo.

01 Aprile 2021

Ultima cena di Leonardo da Vinci

Ultima cena di Leonardo da Vinci

Cade oggi, giovedì 1 aprile 2021 il Giovedì Santo, cioè il giorno che chiude la Quaresima e avvia le celebrazioni che culminano con la domenica di Pasqua. Ma qual è il suo vero significato? Scopriamolo insieme!

Giovedì Santo significato

Il Giovedì Santo, si sa, è una festa cattolica molto particolare. Ogni anno la data cambia e questa ricorrenza cristiana cade in un periodo compreso tra il 22 marzo e il 25 aprile, a seconda del calendario lunare. Ma cosa si festeggia oggi? Al centro di tutto c'è la commemorazione della famosissima Ultima Cena di Cristo, con l'annuncio del tradimento di Giuda. Ma non è tutto qui.

Liturgia

Oltre a ricordare l'Ultima Cena - ripresa anche dallo storico dipinto di Leonardo Da Vinci conservato a Milano - al centro della liturgia del Giovedì Santo ci sono anche l'istituzione dell'Eucaristia e del Sacerdozio Ministeriale, nonché la cerimonia della lavanda dei piedi.

La celebrazione del Giovedì Santo inizia con la messa mattutina del Crisma, centrale per la Chiesa. A tenerla sono i vescovi delle varie cattedrali cattoliche, con l'ausilio di sacerdoti e diaconi. Ed è proprio in questa occasione che vengono consacrati gli oli da utilizzare durante tutto l'anno sia per i sacramenti - come battesimi e cresime - sia per l'unzione degli infermi e dei catecumeni.

Il secondo evento che caratterizza la liturgia di questa giornata è la messa nella Cena del Signore (in coena domini) che dà il via al "Triduo pasquale", cioè ai tre giorni nei quali si ricordano la passione, la morte e la resurrezione di Cristo. Dopo l'Ultima Cena infatti Gesù fu arrestato, condannato e messo in croce.

Lavanda dei piedi

Infine, un altro passo fondamentale per la celebrazione del Giovedì Santo è la "lavanda dei piedi". Di cosa si tratta e perché esiste? Per scoprirlo dobbiamo fare un passo indietro e rileggere il Vangelo secondo Giovanni.

In esso è raccontato un fatto molto significativo: sempre nel corso dell'Ultima Cena Gesù si alzò da tavola, si legò in vita un asciugatoio, versò dell'acqua in un catino e iniziò a lavare i piedi degli apostoli. Perché proprio a loro? Cristo con questo gesto voleva ricordare ciò che facevano coloro che occupavano una posizione sociale inferiore.

I servi, ad esempio, lavavano i piedi ai loro padroni, così come per secoli hanno fatto le donne verso i loro mariti e i figli verso i loro padri. Il lavaggio dei piedi è sempre stato considerato quindi un atto di "sottomissione" ma al tempo stesso anche di forte rispetto. Ma con Gesù vediamo un cambiamento radicale.

Durante la lavanda dei piedi, il Vangelo racconta che Simon Pietro tentò di opporsi perché considerava inaccettabile far inginocchiare il proprio maestro al suo cospetto. Ma il significato del gesto è proprio questo: Gesù, così facendo, invitò tutti a una maggior generosità.

Un insegnamento - quello di Cristo che si inginocchia per lavare i piedi degli apostoli - millenario, ma che ancora oggi si potrebbe rilevare utile. Considerando il momento storico e sociale che stiamo vivendo da quando è scoppiata la pandemia da Coronavirus, Gesù, con i suoi gesti, esorta ancora oggi i buon cristiani a non peccare di presunzione ma anzi comportarsi in modo umile e altruistico. 

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