Inchiesta urbanistica, i MEME: dallo slogan "parlateci di Milano" di Meloni alle frecciatine sui calzini arcobaleno di Sala, "indagat*"

Tra ironia e polemica, i social commentano l’inchiesta urbanistica su Milano con meme taglienti su Meloni, Sala e magistratura, trasformando la cronaca in satira virale

L'inchiesta sull'urbanistica del capoluogo lombardo ha già fatto originare i primi meme, che vanno dallo slogan "parlateci di Milano" della premier Giorgia Meloni, fino alle frecciatine sui calzini arcobaleno indossati dal primo cittadino Giuseppe Sala, ora "indagat*".

Inchiesta urbanistica Milano, la mappa dei cantieri sotto inchiesta: dal Villaggio olimpico all'Arena Santa Giulia, dalla Goccia a San Siro

Non solo il casus belli rappresentato dal Pirellino, nel mirino dei pm ci sono oltre 100 cantieri, che hanno il compito di rendere più moderna e attrattiva la città. Ecco i principali

Inchiesta urbanistica, i MEME: dallo slogan "parlateci di Milano" di Meloni alle frecciatine sui calzini arcobaleno di Sala, "indagat*"

L’inchiesta sull’urbanistica milanese che ha scosso Palazzo Marino non è rimasta confinata alle aule giudiziarie: è subito diventata terreno fertile per la satira social. Tra le immagini virali circolate in rete spiccano dei meme che prendono di mira la gestione politica e giudiziaria del capoluogo lombardo, con un occhio ironico al sindaco Beppe Sala.

In un meme circolato sui social, si vede la premier Giorgia Meloni, dietro un podio con bandiere istituzionali, chiedere: “Parlateci di Milano”. Un remake del più celebre slogan "Parlateci di Bibbiano" di qualche anno fa.

Bibbiano, 11 assoluzioni su 14 in primo grado per il processo “Angeli e Demoni”, avv Bauccio: "Messa la parola fine a una grottesca gogna"

Federica Anghinolfi è stata condannata a 2 anni, con pena sospesa, per un reato di natura amministrativa, mentre il suo collaboratore Francesco Monopoli ha ricevuto una condanna a un anno e otto mesi, anch’essa con pena sospesa

Un altro meme immortala Sala, microfono in mano, che replica perentorio: “Milano dabbene”. Un gioco di parole tra “bene” e “dabbene”, che allude al tentativo del sindaco di difendere l’onorabilità della città, presentandola come onesta e laboriosa, nonostante le accuse mosse dalla Procura.

Inchiesta urbanistica Milano, 74 indagati, 6 richieste di arresto, oltre 400 pagine di ordinanza e 3 capi d’accusa: corruzione, falso e induzione indebita

Il giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini deciderà, dopo gli interrogatori del 23 luglio, se accogliere o rimodulare le richieste di misura cautelare avanzate dalla Procura

Poi, un’altra immagine di Sala con la scritta “Hai perso Boeri”, accompagnata da una didascalia che parla di un bigliettino del cioccolatino inviato dalla magistratura. Il riferimento è alla contrapposizione passata tra Sala e l’architetto Stefano Boeri, assessore alla cultura del comune di Milano, e alla sensazione che la magistratura abbia “battuto” politicamente il sindaco con l’inchiesta, servendogli una sorta di vendetta ironica.

Inchiesta urbanistica Milano, le chat, Boeri a Oggioni: "Ci bocciate tutto, siete di Potere al Popolo", Sala: "Non posso far spuntare torri dal nulla"

Agli atti dell’inchiesta che conta 74 indagati sul presunto sistema corruttivo nell’immobiliare, ci sono decine di dialoghi in centinaia di pagine. Dialoghi che da una parte rivelano manifestazioni di interesse per dei progetti, altri che non portano da nessuna parte dal punto di vista giudiziario

E poi, il primo cittadino meneghino con i calzini arcobaleno, scatto realizzato qualche tempo fa per il mese del Pride: "indagat*".

Giuseppe Sala, dopo i calzini LGBTQ+ quelli di Che Guevara, il sindaco in bici per 11 ore e 210 km da Milano a Zoagli

Nonostante le criticità legate alla sicurezza stradale, e alla sicurezza di Milano in generale, Giuseppe Sala continua a considerare le bici e le piste ciclabili come un punto fondamentale della sua amministrazione
Tra ironia e polemica, i social commentano l’inchiesta urbanistica su Milano con meme taglienti su Meloni, Sala e la magistratura, trasformando la cronaca in satira virale.