29 Marzo 2022
Una mostra che nasce dall’idea di interazione tra alto e basso, divino e umano; la scelta del titolo: As Above So Below, implica il legame tra il macrocosmo e il microcosmo, l‘influenza del cosmo sull’uomo e la ripercussione che ha l’attività umana sul cosmo, ma anche per trasposizione il legame tra ciò che risplende nella luce e ciò che affonda nelle tenebre.
Questa mostra, curata da Paola Zatti, conservatrice responsabile della Galleria d’Arte Moderna di Milano, crea un suggestivo racconto tra l’opera storica e quella contemporanea alla vigilia del riallestimento dei depositi. “800 oggetti scultorei: gessi, bronzi, marmi, cere, corpi mutilati, languide figure femminili, epigrafi, condottieri e cimeli funerari che, a insaputa del visitatore del museo, abitano i sotterranei in attesa di ritrovare una più funzionale collocazione ai piani superiori.”
Viene offerta una visione inedita e propositiva che potrebbe diventare un suggerimento per mettere in evidenza parte del tesoro nascosto nei magazzini dei musei, luoghi affascinanti e spesso impenetrabili, forzieri di opere spesso dimenticate dal valore inestimabile, non visitabili, perché dedicati alla conservazione e allo studio delle opere per necessità scientifiche.
Il percorso espositivo riunisce un corpus di circa 25 immagini tra stampe fotografiche su carta, una stampa su gesso e due sculture provenienti: Ignara mali (1910), scultura in gesso di Bassano Danielli, e L’invocazione (1920) bronzea di Antonio Bezzola.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione a cura di Silvana Editoriale, che raccoglie i contributi di Paola Zatti, curatrice della mostra, Jennifer Higgie, Salvatore Settis e Francesco Stocchi, insieme a un’ampia documentazione iconografica.
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