22 Ottobre 2024
Moriremo di Alzheimer o di Parkinson? Che differenza c’è tra il primo e la demenza senile? Come fare per prevenirle? Come eliminare la “spazzatura" dal nostro cervello?.Queste le domande e altre nel talk condotto dal luminare e neurologo Giancarlo Comi e direttore del comitato scientifico“Preserving the brain” alla Fondazione Prada di Milano.La nuova edizione di “Preserving the Brain” é il programma dedicato allo sviluppo di “Human Brains”, dopo le due tappe nel 2022 e 2023 a Milano e a Shanghai.
Questa nuova edizione vuole concentrare la propria attenzione sull’importanza della prevenzione e del trattamento precoce per patologie ampliamente diffuse e tuttora incurabili come la malattia di Alzheimer, la malattia di Huntington, la malattia di Parkinson, la Sclerosi laterale amiotrofica e la Sclerosi multipla. Le malattie neurodegenerative sono caratterizzate in parte da una serie di fattori di rischio modificabili la cui correzione avrebbe enormi conseguenze a livello individuale e collettivo.Questa nuova edizione vuole concentrare la propria attenzione sull’importanza della prevenzione e del trattamento precoce per patologie ampliamente diffuse e tuttora incurabili come la malattia di Alzheimer, la malattia di Huntington, la malattia di Parkinson, la Sclerosi laterale amiotrofica e la Sclerosi multipla. Le malattie neurodegenerative sono caratterizzate in parte da una serie di fattori di rischio modificabili la cui correzione avrebbe enormi conseguenze a livello individuale e collettivo.del proprio cervello.L’obiettivo è giungere a una vera e propria “call to action” indirizzata a un’ampia popolazione, soprattutto quella più giovane.
Come afferma Miuccia Prada, Presidente e Direttrice di Fondazione Prada: “Questa nuova edizione di ‘Preserving the Brain’ dimostra come sia necessario creare un dialogo ancora più forte tra il mondo scientifico e il pubblico di un’istituzione culturale come la Fondazione. I temi della prevenzione e del ruolo attivo della cultura in questo campo riguardano infatti tutte le persone e in particolare le giovani generazioni. Per questo è indispensabile accompagnare la ricerca e la divulgazione scientifica con un’attività di sensibilizzazione e un programma di azioni concrete in grado di incidere sui nostri comportamenti coinvolgendo chi si confronta quotidianamente con le malattie neurodegenerative, non solo da un punto di vista strettamente medico. Siamo felici che questo forum internazionale sia diventato, come avevamo auspicato durante la prima edizione, un appuntamento ricorrente che contribuisce a connettere i centri di ricerca tra loro e con una comunità più ampia ed eterogenea”.La salute del cervello dipende anche dalla alimentazione e dalla qualità del sonno. Focus sul loro impatto sui meccanismi neuro cerebrali.
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