28 Maggio 2024
Ancora in gabbia come topi... Da settembre scorso con l’arrivo a Napoli di sua Maestà Gratteri (benvenuto al piu’ integerrimo dei Procuratori) finalmente il via ai lavori per il rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi pieni di buche di Gennaro Serra che congiunge Palazzo Reale a Montedidio. Chiunque con un briciolo di buon senso farebbe i lavori una volta sola e basta. In uno dei quartieri piu’ belli della città dove la basilica regia è chiamata mini Vaticano, si fanno a tappe, prima un pezzetto, poi un altro, bloccando l’economia e la mobilità in loco. Stamani di nuovo tutti serrati. Tanti turisti e tanti ospiti internazionali ai quali spiego che il nostro quartiere è un po’ la Bevery Hills sul golfo. Sono qui anche per la prima rassegna di “Maggio a Pizzofalcone”. Imperdibile la proiezione del docufilm “Napoli S-velata”, il 30 maggio. Da far riflettere dove vanno i finanziamenti della Comunità Europea il documentario “Il Sogno di Lamont Young”, sulla vita del geniale architetto che a fine Ottocento aveva immaginato una Napoli futuristica. La Comunità Europea aveva stanziato 3 milioni di euro per la ristrutturazione della sua magnifica residenza Villa Ebe, in stile eclettico liberty, sulla rampa che porta a piazzale Echia, dopo che un incendio aveva distrutto la pregevole boiserie. Che fine hanno fatto? Affacciarsi da piazzale Echia è una meraviglia, restituita alla città dopo 18 anni di interminabili lavori per l’ascensore. Poi un giro da "Andrea Nuovo Gallery" in Via montedidio per il vernissage del versatile Riccardo Dalisi. Solitamente si avvertono i residenti del “blocco” stradale con avvisi scritti lasciati, non dico per ogni palazzo, ma almeno ad ogni angolo di strada. Avevo ospiti a casa ai quali è piaciuta la full immersion nel quartiere più antico di Napoli ancora zeppo di botteghe di artigiani. Fin troppo immersi, da chiudermeli dentro… E se dovesse venire un’ambulanza... E l’ambulanza puntuale arrivo’. Anche lei fuori dalle transenne. Come si dice in inglese, mi metto scuorno per i malgestori della cosa pubblica. Cioè nostra. Ero oggi alla Fondazione Circolo Artistico Politecnico all’ultimo degli “Incontri sul dialetto” a cura del comitato per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano. Dialetto e Cucina con gli accademici Sergio Lubello, Lucia Buccheri e Francesco Cotticelli hanno presentato un menù croccante ricco di legami tra storia e gastronomia, attraverso la convivenza di sapori tra tradizioni locali ed esogene. Tanta cultura in un solo quartiere, adesso aprite le gabbie. E noi pensiamoci bene prima di votare alle prossime elezioni. Come diceva Gaber: dove sta la destra…? Dove sta la sinistra…?
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