17 Settembre 2020
Alexander Lukashenko (foto Wikipedia)
Il Parlamento europeo ha respinto i risultati ufficiali delle cosiddette "elezioni presidenziali" che si sono svolte in Bielorussia il 9 agosto. Ha chiesto sanzioni contro il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, condannando anche le violente repressioni delle manifestazioni di piazza, che si sono svolte a Minsk e nelle principali città del Paese.
Con 574 voti favorevoli, 37 voti contrari e 82 astensioni, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione per contestare l'esito delle elezioni presidenziali dato che "si sono svolte in grave violazione degli standard internazionalmente riconosciuti". Il PE non riconoscerà Alexander Lukashenko come presidente della Bielorussia dopo la fine del suo mandato il 5 novembre, si legge nella risoluzione.
L'Eurocamera "esprime il proprio sostegno al Consiglio di coordinamento istituito in Bielorussia" e chiede "nuove elezioni libere ed eque da tenersi sotto la supervisione internazionale". I deputati inoltre chiedono sanzioni dell'UE nei confronti di Lukashenko "per la falsificazione dei risultati delle elezioni e la repressione violenta in Bielorussia" e "condannano inequivocabilmente gli arresti di massa nel paese e la continua repressione violenta contro manifestanti pacifici e giornalisti".
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