02 Dicembre 2020
"I numeri dicono che questo sarà un anno estremamente complicato - afferma Paolo Bertoluzzo CEO NEXI durante il talk online organizzato da RCS Academy "Finanza, Economia Reale e il Risparmio come Motore della Crescita" - e sicuramente lo sarà per il nostro settore dal momento che senza dubbio la pandemia ha ridotto i volumi. I numeri sono abbastanza chiari, ciò che è successo a marzo è che i volumi sono crollati del -50% e questo crollo deve essere letto in tre settori di consumo principalmente. Le farmacie e i supermercati hanno avuto una crescita del 10% ma gli acquisti discrezionali hanno subito un -70% e il turismo al – 95%".
"Durante la riapertura - prosegue Bertoluzzo - il rimbalzo è stato molto rapido soprattutto sugli acquisti discrezionali, mentre sul settore del turismo la ripresa è stata molto più lenta. In generale il tessuto italiano ha dimostrato una buona elasticità, in questa prima fase il tema della mortalità delle piccole imprese non si è verificato in modo visibile se non per qualche settore che già soffriva. Nell’estate si è tornati rapidamente a livello dello scorso anno, nonostante la quasi assenza di turismo straniero. Con la seconda ondata e le nuove restrizioni questi numeri hanno comunicato nuovamente a peggiorare ma non come durante la prima ondata. Questo essenzialmente grazie al fatto che, grazie al governo, le restrizioni sono state calibrate dal punto di vista geografico e merceologico ma anche grazie al fatto che le persone e i piccoli imprenditori si sono organizzati dal punto di vista delle nuove tecnologie" .
"I pagamenti digitali sono un elemento di sviluppo e di futuro e i dati non riescono a dimostrarlo in pieno perché continuano ad essere negativi. Improvvisamente abbiamo avuto numerosi commercianti e persone che ci hanno chiesto come fare a vendere da remoto. L’Innovazione tecnologica al centro del piano di sviluppo" .
"Nel nostro settore la dinamica industriale è molto veloce. È importante sottolineare il fatto che le operazioni che stiamo annunciando non sono chiuse e non si tratta di operazioni che hanno necessariamente richiesto capitali in più o messo su nuovo debito ma semplicemente abbiamo avuto comunione di intenti, ci siamo trovati tra azionisti e manager a voler costruire un qualcosa di più importante e abbiamo scommesso insieme su qualcosa di più ampio. Con un po’ di coraggio possiamo giocarci questa partita con mentalità europea" conclude l'ad.
Massimo Doris, Amministratore Delegato Banca Mediolanum, durante il suo intervento afferma: " Banche come Mediolanum sono state colte molto poco di sorpresa perché essendo nate digitali, e con clienti abituati ad avere il servizio a distanza, i problemi sono stati minimi tanto che il nostro business è in crescita rispetto all’anno precedente" .
"L’innovazione è continua e non ci si può fermare perché arrivano di continuo nuovi competitor e non possiamo certamente dormire sugli allori. A proposito dei 1700 miliardi sui conti correnti degli italiani si è detto che si tratta di una liquidità che non rende nulla per il depositante ma bisogna ricordare che quella è la base per fare prestiti. Si legge tutti i giorni di questo continuo aumento dei depositi ed è vero che è dovuto alla paura, ogni volta che c’è crisi c’è risparmio. Durante la prima ondata, il lockdown ha imposto un risparmio forzato e per questo motivo la ripresa durante l’estate è stata forte e rapida, la crisi era stata imposta. Ma è evidente che un secondo lockdown mette sempre più in crisi le imprese dal momento che, al di là di quelle che resistono o che sono saltate perché già in crisi, ciò che conta maggiormente è la lunghezza della crisi. Più un’azienda era forte prima della crisi, più riuscirà a resistere e a riprendere la sua attività" .
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