30 Novembre 2020
Dalle ultime ricerche effettuate da Unioncamere è emerso che le iscrizioni di nuove imprese guidate da donne, nel solo secondo trimestre 2020, sono state oltre 10 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Questo calo, pari al -42,3%, è superiore a
quello registrato dalle attività maschili (-35,2%).
Le difficoltà innescate dall’emergenza sanitaria hanno colpito maggiormente il mondo dell’impresa femminile più sensibile al ciclo economico di quello maschile: il 21% delle imprese femminili ritiene di essere più esposto all’andamento negativo dell’economia contro il 18% delle
imprese maschili. Dopo il ristagno dell’inizio del 2020, anche gli occupati hanno registrato un netto calo che ha riguardato soprattutto la componente femminile. Le principali cause sembrano essere: una maggiore vulnerabilità delle donne nel mercato del lavoro, una maggiore
occupazione nei settori più colpiti dalla pandemia e, infine, un maggior aggravio nella gestione famigliare.
“In un contesto di generale emergenza che ha colpito i più svariati settori, stiamo assistendo a un trend negativo in particolare sull’occupazione e sull’imprenditorialità femminile. Per questo, vogliamo essere parte della soluzione, supportando le imprese femminili e tutte le imprese che
offrono servizi alle famiglie. Perché una società più equa e inclusiva, che dà valore alle competenze e alla professionalità delle donne, può generare maggiore crescita e benessere per tutti” ha dichiarato Roberta Marracino, Responsabile della Group ESG Strategy & Impact
Banking di UniCredit.
A fronte di questo contesto, UniCredit mette in campo un sostegno concreto per:
Maggiori informazioni al sito www.unicredit.it/it/chi-siamo/noi-e-il-sociale/social-impactbanking/Ilvaloredelledonne.html
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